Torna al suo antico splendore a Vasto la chiesa del Carmine, chiusa dal 2000 al culto a causa di diversi interventi di restauro e ristrutturazione mirati a consolidare il portale del sacro tempio, di scuola vanvitelliana, uno dei più belli della città adriatica e custode di pregevoli opere d'arte. Le maestranze dell'impresa esecutrice dei lavori, commissionati dalla Soprintendenza ai Beni Storici dell'Aquila d'intesa con l'arcidiocesi di Chieti-Vasto, stanno provvedendo a smontare i ponteggi del cantiere, restituendo la chiesa alla vista di passanti e appassionati d'arte. Quello del Carmine è uno dei monumenti abruzzesi prescelti in passato dal Fai (il Fondo per l'Ambiente Italiano) per beneficiare dei finanziamenti del gioco del Lotto, destinati alla manutenzione e alla ristrutturazione di chiese e immobili storici di pregio. Il culto dei vastesi alla Vergine del Carmelo ha profonde radici, fin dalla seconda metà del 1500, quando la Confraternita di San Nicola degli Schiavoni venne cambiata in quella del Carmine, con una cappella dedicata alla Madonna. ''Domani sera, alle 21 - spiega il parroco della chiesa di San Giuseppe, don Giovanni Pellicciotta - è previsto il taglio del nastro. L'edificio di culto resterà aperto ai fedeli per diverse ore al giorno, mentre la Santa Messa sarà celebrata il mercoledì, giorno dedicato alla Madonna e la domenica''.