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Il rilancio di Vasto Marina componente fondamentale per la futura azione amministrativa

Tempo di elezioni, tempo di impegni: i candidati alle primarie del centrodestra a confronto con gli operatori della riviera

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Chi si aspettava un incontro all’"acqua di rose" tra i candidati alle primarie del centrodestra e gli operatori commerciali e turistici della riviera, su iniziativa del Consorzio 'Vivere Vasto Marina' al ristorante-pizzeria 'Mamitas', aveva torto, perché mercoledì sera si è assistito anche ad un interessante botta e risposta tra le parti.

Certo, su molte questioni i cinque candidati si sono trovati concettualmente d’accordo, magari non nei metodi e nelle soluzioni che, comunque, devono tenere conto dei rapporti con le istituzioni sovraordinate, dei poteri di cui i Comuni sono stati espropriati, della reperibilità dei fondi, ma alcuni distinguo sono emersi, sull’onda anche caratteriale e comunicativa dei vari individui.

Da una parte la pacatezza di Incoronata Ronzitti e Massimiliano Zocaro, che pure su alcuni punti (come il recupero di piazza Fiume) ha avuto il coraggio di andare controcorrente scatenando anche un’alzata di voce dalla platea peraltro esigua, dall’altra l’atteggiamento comiziale seppure concreto di Giuseppe Tagliente, la foga passionale di un Guido Giangiacomo sempre più consapevole di potersi giocare ad armi pari le sue chances (e che non ha risparmiato dati alla mano frecciatine ai suoi più noti competitors), l’eloquenza e il frutto di una campagna elettorale partita 7 anni orsono di Massimo Desiati che, però, troppo spesso è caduto nella tentazione di rimandare il discorso ai suoi video programmatici pubblicati su un noto social.

Ed allora i fili conduttori della serata sono stati la necessaria revisione della perimetrazione del Parco della Costa Teatina, il recupero delle aree dismesse della vecchia stazione e di piazza Fiume, i doverosi interventi su rete fognaria e idrica, la Direttiva europea Bolkestein.

Sul Parco che non soddisfa nessuno, duro l’attacco dei presenti che ne chiedono un immediato intervento del futuro sindaco presso la Regione perché si torni a dibattere di perimetrazione, che secondo Desiati dovrebbe sottostare a un Piano particolareggiato di Vasto Marina, e norme di salvaguardia in quanto così come predisposti ingesserebbero qualunque attività e sviluppo turistico.

Diverse le interpretazioni, invece, in merito all’area vecchia stazione-piazza Fiume, oggi oggetto di profondo degrado, per la quale quasi tutti hanno parlato di necessità di recupero e che per Tagliente, ad esempio, deve tornare insieme al tratto del vecchio tracciato ferroviario nelle piena disponibilità del Comune, mentre la Ronzitti ha parlato della vecchia stazione come una struttura a fini turistici nella quale magari accogliere anche presidi di Forze dell’Ordine.

Capitolo importante dopo le tristi vicende di due anni orsono è stato quello delle fogne e degli sversamenti in mare. Se Desiati ha richiamato la necessità primaria del monitoraggio del sistema della Marina per individuare e risolvere le criticità, dall’altra Tagliente ha evidenziato l’impellenza dell’approvvigionamento idrico rispetto alle problematiche sugli scarichi alla luce anche della rottura della traversa di S. Giovanni Lipioni che potrebbe mettere in ginocchio la stagione turistica prossima senza interventi rapidi.

Giangiacomo ha puntato la lente sulle limitazioni delle decisioni in capo al Comune dal momento che si va verso la ATO unica e solo in quella sede si potrà provare a chiedere un migliore utilizzo delle risorse economiche disponibili.

Quindi ha evidenziato come il problema fognario sarà aggravato anche dalla imminente scadenza fissata a marzo del contratto con la Coniv che gestisce il depuratore di Montenero di Bisaccia e quello di Punta Penna e l’impianto di trattamento delle acque di San Salvo.

Zocaro, secondo un cliché consolidato in questa campagna per le primarie, ha posto l’accento sulla necessità di far ritrovare a Vasto un ruolo centrale nel Comprensorio e nel territorio abruzzese richiamando anche l’idea che il nuovo sindaco dovrà istituire una struttura atta a individuare e reperire fondi europei, mentre tutti concordi hanno parlato delle conseguenze dell’applicazione della Direttiva europea Bolkestein sulla libera concorrenza che a breve, ha ricordato Giangiacomo, determinerà un procedimento sanzionatorio per infrazione al Bel Paese per aver adottato provvedimenti che prolungano le scadenze dei termini concessori per gli stabilimenti balneari al 2020. Di fatto con tale atto per l’Italia diventerà obbligatorio adeguarsi alle norme di Bruxelles ed ogni anno si dovranno emanare dei bandi per l'affidamento delle concessioni azzerato cosi' ogni possibilita' di investimenti.

E se la Ronzitti ha parlato di destagionalizzazione del turismo puntando anche su quelli scolastico e religioso, uno Giangiacomo che è parso un fiume in piena ha illustrato anche il ruolo che sta avendo la DMC “Oltre il mare” che sta portando avanti progetti per 85 milioni di euro di finanziamenti europei che prevedono interventi per il recupero dell’intera area vecchia della Marina (che non potrebbero prescindere da una revisione anche del sistema delle condutture, ha chiarito il legale vastese) fino alla realizzazione della funicolare da Vasto alta alla stessa Marina, pallino anche dell'Amministrazione Pietrocola nella quale fu assessore.

                                                                 Luigi Spadaccini

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