“La situazione che si è creata dopo il concorso di accesso alle Scuole di specializzazione di medicina e chirurgia è a dir poco imbarazzante. Non si può mortificare la professionalità ed il futuro di quanti hanno partecipato ad un concorso di così grande rilevanza con una gestione del tutto inadeguata ed un pressapochismo dilagante”.
Così Aldo Patriciello, parlamentare europeo di Forza Italia, interviene sui problemi sorti all’indomani del concorso di accesso alle Scuole di specializzazione di medicina e a causa dei quali migliaia di partecipanti sono pronti a inoltrare le pratiche di ricorso. “Le innumerevoli irregolarità che hanno contraddistinto il concorso – spiega l’eurodeputato forzista – sono sotto gli occhi di tutti. Le dimissioni del presidente del CINECA sono soltanto l’atto finale di una vicenda su cui hanno gravato l’atteggiamento contraddittorio del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e gli inadeguati tentativi di trovare una soluzione di compromesso.
Ho deciso di indirizzare, quindi, una lettera al Presidente Renzi ed al Ministro Giannini poiché ritengo che la situazione venutasi a creare – aggiunge Patriciello - è tale da richiedere l’accesso alle scuole di specializzazione per tutti i partecipanti al concorso per evitare che, oltre al danno, sopraggiunga la beffa: lo Stato non può, a causa dei suoi stessi errori, negare l’accesso alla formazione professionale post-laurea e, allo stesso tempo, richiederla come requisito per esercitare nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale. Ritengo che una soluzione del genere possa essere l’unica al momento praticabile, considerata l’esigenza di sanare le numerose criticità emerse durante e dopo il concorso e scongiurare in tal modo l’eventualità che l’attività di molti ospedali dove gli specializzandi svolgono un ruolo fondamentale possa essere paralizzata qualora il concorso dovesse arenarsi in tribunale a causa dei numerosi ricorsi.
Mi auguro – conclude l’europarlamentare – che il Ministro Giannini possa intervenire al più presto per una rapida soluzione del problema: il fabbisogno di personale medico qualificato non può ledere il diritto degli aspiranti specializzandi ad avere una formazione specialistica”