“Un accordo che rappresenta il giusto compromesso tra i differenti interessi dei singoli Stati membri e che giunge al termine di quattro lunghi anni di trattative, dibattiti e battaglie in sede comunitaria. Aspettiamo ora di discutere il testo in Parlamento per apportarvi, qualora vi fosse la necessità, i miglioramenti necessari a garantire una corretta applicazione di tutte le norme comunitarie in materia di coltivazioni agricole”.
Queste le parole di Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia appena riconfermato nella circoscrizione Italia meridionale con oltre 111mila preferenze, a proposito dell’accordo raggiunto a Lussemburgo tra i Ministri dell’ambiente UE che attribuisce agli Stati membri il potere di vietare o meno la coltivazione di organismi geneticamente modificati sul proprio territorio.
“La decisione presa a Lussemburgo dal Consiglio Ambiente – spiega l’eurodeputato forzista - è senza dubbio una solida base su cui poter lavorare con serietà e serenità per mettere finalmente il punto al problema delle colture transgeniche, istituendo quella flessibilità che permetterà ai singoli Stati di poter decidere in piena autonomia il ricorso o meno agli Ogm. Nel nostro Paese il settore agricolo e alimentare rappresenta una fetta importante dell’economia italiana. Considerando le diverse sensibilità presenti in Europa sul tema della coltivazioni di organismi geneticamente modificati, credo quindi sia giusto che ad avere l’ultima parola sulla questione siano le istituzioni nazionali, in perfetta sintonia col principio di sussidiarietà presente nella nostra Carta costituzionale.
Auspico dunque che durante il prossimo semestre italiano di Presidenza Ue – conclude Patriciello – si riesca a formalizzare l’accordo raggiunto nelle scorse ore dal Consiglio Ambiente, rafforzandone la solidità giuridica per consentire la sua piena e corretta applicazione in tutto il territorio comunitario”.