“Un territorio a rischio desertificazione industriale come quello meridionale può competere nel mercato mondiale solo se si crea una nuova industria, quella delle innovazioni, frutto di una migliore e sinergica relazione, ancora tutta da costruire, tra il mondo della ricerca e quello delle imprese più dinamiche”.
Così Aldo Patriciello, parlamentare europeo e membro del Gruppo Ppe, in una lettera inviata a Matteo Renzi all’indomani dell’annuncio dello “Human Technopole. Italy 2040”, il progetto del Governo di fare dell’area Expo un grande centro di ricerca mondiale. Una missiva in cui l’eurodeputato molisano chiede che le eccellenze scientifiche del Mezzogiorno non siano escluse dall’iniziativa annunciata dal Premier a Milano martedì scorso.
“In ragione della mancanza di investimenti pubblici e di conseguenza privati – scrive Patriciello - alcuni fiori all’occhiello del nostro Mezzogiorno come il Mario Negri di Lanciano versano in uno stato comatoso, mentre altre virtuose realtà come Città della Scienza a Napoli e il Polo universitario di Fisciano sopravvivono con estrema difficoltà per competere su scala internazionale”. L’eurodeputato molisano ha sottolineato come gli ultimi dati statistici mostrino come “il divario Nord-Sud stia aumentando” e quanto la crisi abbia “gettato le Regioni meridionali in una situazione senza sbocco, per mancanza di investimenti privati e pubblici e progressivo impoverimento del capitale umano”.
Da qui la richiesta di Patriciello al Premier di “non dimenticare il sud e tutte quelle realtà che con estrema difficoltà e con noti handicap infrastrutturali ed economici conducono attività di ricerca ed innovazione tecnologica nelle regioni del nostro Meridione”. Una richiesta – quella contenuta nella lettera inviata al capo del Governo – da “meridionalista convinto che il nostro Paese non possa ripartire davvero insistendo sulla logica di un’Italia a due velocità; un invito rivolto a Renzi a “considerare all’interno del Technopole ogni utile coinvolgimento delle realtà, troppo spesso ingiustamente poco conosciute, che nel nostro mezzogiorno conducono con serietà e competenza attività di ricerca e sviluppo”.
“La straordinaria opportunità generata dal post EXPO oggetto del Consiglio dei Ministri – ha concluso Patriciello – costituisce pertanto un’irripetibile occasione che spero Lei possa e voglia cogliere impegnandosi ad aumentare gli investimenti in ricerca nelle regioni meridionali e ad istituzionalizzare la collaborazione tra il nuovo polo milanese e le principali eccellenze del mezzogiorno”.