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Tre settimane per dare ulteriore 'corpo e sostanza' al 'no' ad 'Ombrina Mare'

Dopo la manifestazione a Roma e il rinvio al Ministero si studiano altre mosse in ambito regionale

redazione
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Si studiano altre mosse, a livello regionale, per irrobustire 'corpo e sostanza' del 'no' ribadito a gran voce al progetto 'Ombrina Mare' e tra queste c'è l'istituzione del Parco marino della Costa dei Trabocchi che a giudizio dei più potrebbe rappresentare un ostacolo importante alle mire dei petrrolieri.

L'altra mattina, a Roma, erano in tanti a partecipare alla manifestazione di via Molise, strada del centro della capitale dove ha sede il Ministero dello Sviluppo Economico, per prendere parte al sit-in organizzato in coincidenza della Conferenza dei Servizi che doveva decidere definitivamente sulla pianificazione della piattaforma petrolifera prevista al largo della Costa dei Trabocchi, a soli 5 chilometri dal litorale.

Ma alla fine è arrivato un rinvio di 3 settimane per i relativi provvedimenti, in quanto è stata registrata una carenza di documentazione da parte della società proponente agli amministratori dei centri interessati (come riferito dal presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo).

Tra i primi a commentare i responsabili di Legambiente: “Per noi è una buona notizia. Ora ci attiveremo con ogni mezzo per bloccare definitivamente le trivellazioni”.

Da Vasto era presente una folta rappresentanza e in essa il sindaco Luciano Lapenna, l'assessore Marco Marra e la consigliera Paola Cianci, oltre ad esponenti di associazioni e liberi cittadini.

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