E’ accusato di violenza sessuale nei confronti di una minore di 12 anni, R.A., di 38 anni, di origini campane e residente a Vasto, finito in carcere.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Rosaria Vecchi e condotte dal Nucleo Operativo del Comando Compagnia Carabinieri di Lanciano, hanno consentito di accertare in tempi brevissimi (poco meno di un mese dall’accaduto) come l’indagato, a fine agosto 2015, dopo aver conosciuto un familiare della bambina in una chat, dove si era iscritto sotto falso nome, approfittando di tale situazione e della possibilità di frequentare l’abitazione della bambina, ha portato a compimento condotte sessualmente moleste ed improprie in danno di quest’ultima.
Nel corso delle attività investigative l’autore del reato è stato identificato mediante riconoscimento fotografico. Contestualmente a tale riconoscimento, è stato accertato come lo stesso, mediante il medesimo falso nome di iscrizione sulla chat che gli aveva consentito di conoscere un familiare della bambina, aveva già commesso un analogo reato per cui nel maggio 2013 è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Vasto alla pena di anni 2 di reclusione.
Le indagini sono iniziate immediatamente grazie alla pronta segnalazione ai Carabinieri di Lanciano. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha ritenuto sussistente il grave quadro indiziario a carico dell’indagato ed ha accolto integralmente la richiesta del P.M., applicando a suo carico la misura cautelare più restrittiva poiché unica idonea ad interrompere le condotte delittuose da parte dello stesso, comunque proporzionata alla estrema gravità dei fatti ed alla negativa personalità dell’indagato, già condannato in 1° grado per reato della stessa indole.