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Turismo a Vasto: 'Si può e si deve fare di più'

Del Prete: 'Le capacità si misurano a settembre, aprile e maggio: c'è molto da lavorare'

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“Turismo a Vasto? Si può e si deve fare di più”: a parlare è Nicola Del Prete, attuale consigliere comunale di opposizione e per qualche tempo vice sindaco ed assessore proprio con delega all'importante settore economico cittadino nella prima amministrazione comunale di centrosinistra guidata da Luciano Lapenna.

L'analisi parte dalle belle giornate registrate nella prima parte del mese di settembre. L’ideale per proseguire la stagione balneare.

"Eppure, scendendo a Vasto Marina - sottolinea -, mi sono reso conto della presenza minima di gente, per lo più vastesi. Turisti - ho incrociato in piazza Rossetti un gruppo di inglesi di passaggio in città - non ce ne sono più. Mi sono chiesto: cosa manca a Vasto per garantirsi una stagione più lunga, specie quando il tempo lo consentirebbe?

La risposta, dice ancora Del Prete, risulta complessa.

Ma due aspetti sono da evidenziare. “Il primo: il turista si muove a settembre se ci sono iniziative di livello, in grado di destare la sua curiosità. A Vasto il calendario degli eventi si è chiuso con il Vasto Film Festival, cioè il 21 agosto. Il secondo aspetto, invece, è la capacità di offrire vacanze organizzate. E’ questo il mese in cui si muovono per l’Italia i lavoratori dell’estate, cioè gli imprenditori del turismo o della ristorazione, i collaboratori estivi del turismo, che dopo aver fatto la stagione decidono a settembre di dedicarsi una settimane di svago e di relax. Cosa offriamo a queste persone? Come poterle intercettare? Salvo rare eccezioni di alberghi vastesi che ancora riescono ad avere qualche camera occupata, il resto ha già smobilitato. Al territorio manca una struttura pubblico-privato che proponga offerte e pacchetti tutto l’anno, legati ad eventi ed iniziative da progettare mese dopo mese.

Manca una struttura che lavori per promuovere il territorio che è mare, ma non solo.

Qualcuno potrebbe ribattere dicendo: ma come, abbiamo la Destination management company (Dmc) ‘Oltre il Mare’, sorta nel 2013 e finanziata dalla Regione che avrebbe dovuto lavorare per potenziare l’offerta turistica del territorio? Ma cosa ha prodotto oltre che ad un incremento di presenze all’interno di Aqualand nei mesi di luglio ed agosto?

La verità è che il turismo quest’anno è cresciuto del 20% in Italia. Chiediamoci come mai sul nostro litorale abruzzese la crescita è di 'uno striminzito 6%'!

Troppo facile fare turismo ad agosto, quando le scuole sono chiuse, quando non piove e quando la destinazione primaria di chi viaggia è il mare! La capacità di fare turismo – rimarca - si misura a settembre, ad aprile e maggio. E’ in questi mesi che si può fare la differenza.

Noi dobbiamo ancora lavorare molto, e l’amministrazione comunale certo non agevola questo compito, limitandosi al 'compitino' delle manifestazioni al risparmio e aspettando la manna che organizzazioni come il 'Siren Festival' o in passato come l’Italia dei Valori ti portano. Se l’amministrazione comunale non si mette alla guida del timone – conclude -, il futuro, purtroppo, sarà sempre più opaco".

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