Incontriamo Emanuele Felice alla presentazione del suo ultimo lavoro "Ascesa e declino, storia economica d'Italia" edizioni il Mulino.
Emanuele insegna Storia economica presso l'Università autonoma di Barcellona. È partito nel 2011, oggi rientra forte di un'esperienza di docenza universitaria e di ricerca.
Ne parliamo con lui dopo la presentazione del suo libro, che narra di un'Italia che negli anni '70, dopo la sospensione degli accordi di Bretton Woods, decide di rispondere alla crisi economica ed energetica, non investendo in ricerca ma aumentando il proprio debito pubblico e improntando i rapporti con l'economia reale su logiche clientelari.
È quella data, il 15 agosto del 1971, secondo Emanuele che segna l'inizio del declino di una nazione che era stata capace di innovazione e crescita, terzo stato a mandare in orbita un razzo.
"Parliamo di uscire dall'Europa, ma l'unica soluzione che non sia un salto nel buio è quella di un unico grande stato europeo, in cui le decisioni siano da tutti condivise. Un'unica politica economica, sociale e fiscale. Solo così si potrà ricominciare a crescere".
Emanuele tornerà dunque in Italia, oggi collabora con grandi testate giornalistiche, La Stampa, il Sole 24 Ore, i suoi studi e le sue ricerche sono motivo di dibattito.
L'iniziativa è stata promossa dall'associazione culturale Wem (World Event Management), presso l'azienda vitivinicola di Sergio Del Casale in collaborazione con la Masseria Zinni.