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Vertenza Golden Lady: dalla riservatezza all'oblio?

Silenzio attorno alla riconversione industriale, critici i sindacati

redazione
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Dalla riservatezza all'oblio? Torna al centro dell'attenzione l'infinita 'vertenza Golden Lady' ed a richiamarne la portata, con un pesante carico di preoccupazioni e amarezze, sono le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil.

“La riservatezza che ci era stata chiesta dalla Regione Abruzzo (D’Alfonso!) e dall’assessorato allo Sviluppo economico (Lolli!) nell’ultimo incontro per la riconversione ormai più di un mese fa – si legge in una nota sottoscritta dai segretari Giuseppe Rucci, Franco Zerra e Arnaldo Schioppa - doveva essere funzionale a non creare problemi alla trattativa in corso per la definizione del piano industriale dell’azienda interessata (la multinazionale Emarc, ndr). Ma ad oggi abbiamo il timore che in assenza di notizie ufficiali la riservatezza possa trasformarsi in oblio per un intero territorio e per le centinaia di persone che tra qualche giorno termineranno anche l’ultimo periodo di mobilità e quindi resteranno a breve senza nessuno sostegno economico (altri 50 già da un anno versano in questa condizione)”.

Aggiungono e rimarcano i rappresentanti dei lavoratori: “Avevamo riposto molte aspettative rispetto alle dichiarazioni ufficiali della Regione in merito, ma non possiamo che constatare amaramente che la discontinuità a livello politico avvenuta come giunta regionale porta con sé la continuità nella non soluzione della vertenza Golden Lady, nonostante gli impegni assunti in campagna elettorale dinanzi allo stabilimento”.

Un appello viene infine rilanciato per l'auspicata salvezza dello stabilimento di Gissi in Val Sinello: “Tutte le forze politiche, i parlamentari, assessori o consiglieri regionali e comunali, i sindaci del territorio  che volessero fattivamente dare un contributo concreto a questa drammatica situazione possono farlo. Noi, nei prossimi giorni, in assenza di notizie ufficiali, ci faremo carico di verificare la possibilità di riattivare il percorso nazionale che possa ricoinvolgere tutti i soggetti interessati a partire dalla Golden Lady e continueremo ostinatamente a sollecitare una soluzione”.

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