Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Referendum sul Parco: la maggioranza contesta la legittimità, Vasto2016 occupa l'aula consiliare

Confronto aspro sulla perimetrazione dell'istituenda area protetta decisa dal commissario De Dominicis

redazione
Condividi su:

Aula consiliare 'Giuseppe Vennitti' occupata da quattro consiglieri di opposizione, Massimo Desiati, Andrea Bischia, Etelwardo Sigismondi e Davide D'Alessandro, dell'integruppo Vasto2016.

Motivo della clamorosa azione di protesta la decisione della maggioranza di centrosinistra di porsi in contrasto alla richiesta di mettere in campo i passaggi necessari per l'indizione di un referendum cittadino sulla perimetrazione del Parco nazionale della Costa Teatina, in discussione nella riunione odierna dell'assise civica. 

Motivo del contendere, in particolare, la pregiudiziale di legittimità sollevata dalla maggioranza relativa al punto in questione. Un atto che D'Alessandro non esita a definire "di prevaricazione e di arroganza".

L'occupazione dell'aula consiliare andrà avanti anche nel corso della notte.

Dal vice sindaco Vincenzo Sputore una condanna dell'occupazione dei consiglieri d'opposizione. "Il centrodestra vastese oggi ha palesemente ammesso di essere contrario alla istituzione del Parco della Costa Teatina, di conseguenza si è dichiarato avverso ad una nuova e moderna concezione di turismo ambientale sostenibile attraverso il quale sarà possibile rilanciare l’economia di questo territorio. Che una parte del centrodestra, poi, avesse avviato di già la campagna elettorale che porterà, il prossimo anno, al rinnovo dell’Amministrazione comunale lo si sapeva. Ma non è tollerabile l’atteggiamento assunto quest’oggi in aula consiliare dinanzi alla inammissibilità palese di una proposta di delibera di Consiglio comunale avente per oggetto 'Referendun consultivo sull’istituzione del Parco della Costa Teatina relativamente al territorio della città di Vasto'. Cinque rappresentanti della minoranza pretendevano la discussione di un documento inammissibile. La maggioranza amministrativa, confortata nelle sue decisioni anche dal parere tecnico espresso dal Segretario Generale del Comune, attraverso il ricorso all’art.52 del Regolamento del Consiglio Comunale, ha sollevato la questione pregiudiziale per 'ragioni di legittimità'.

Il centrodestra fa finta di non capire che non è più il momento di discutere su 'Parco sì' o 'Parco no'. Le scelte sono già state fatte ed il Consiglio comunale di Vasto, anche con il voto favorevole di alcuni rappresentanti della minoranza, si era già espresso nel 2008 e nel settembre del 2011.

Se ritardi vi sono stati e si giunti alla nomina di un Commissario per fissare la delimitazione del Parco la colpa è solo ed esclusivamente del centrodestra regionale che, con l’ex assessore Mauro Febbo, ha tentato in ogni modo di non far decollare questa iniziativa attesa dalle nostre popolazioni.

Il referendum consultivo non trova giustificazione alcuna se non avviene attraverso il coinvolgimento dei cittadini chiamati ad esprimersi. Questa maggioranza, volendo confrontarsi con le opposizioni, oggi ha partecipato attivamente alla discussione di un odg sul Parco dimostrando di avere le idee ben chiare. Pertanto, certo becero populismo, messo in mostra da una parte delle minoranze, va stigmatizzato e rinviato al mittente. Questa maggioranza continuerà ad impegnarsi costruttivamente per portare il Parco della Costa Teatina verso la conclusione del suo iter istitutivo sollecitando gli organi esecutivi, sia attuali che futuri, a tenere in considerazione le prerogative contenute nella proposta di perimetrazione formulata dal Comune di Vasto come da delibera n.114 del 2011".

Per l'opposizione il Parco sta nascendo male: "Per conoscere le misure di salvaguardia - dice Sigismondi - abbiamo dovuto chiedere ad altri Comuni". A giudizio di Desiati va contestato il ruolo marginale dei Comuni su scelte future essenziali per il territorio. "La rappresentanza dei sindaci nell'ente Parco sarà minoritaria e solo con potere consultivo e, di fatto, i Comuni saranno espropriati delle proprie prerogative. E la perimetrazione proposta dal commissario, come per Vasto, riguarda anche zone urbanizzate".

Condividi su:

Seguici su Facebook