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Al via 'Mare Sicuro 2015': Guardia Costiera in campo con uomini e mezzi

Bagnini in servizio anche nelle ore di pranzo, ma spiagge libere senza assistenza

redazione
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Con l'inizio ufficiale della stagione estiva entra nel vivo l’operazione 'Mare Sicuro', come sempre disposta, nel circondario marittimo di competenza, dalla Capitaneria di Porto di Ortona con il diretto coinvolgimento dell'Uifficio Circondariale Marittimo di Punta Penna e sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Pescara.

Il comandante Nicola Attanasio ha illustrato le varie attività che vedranno impegnata la Guardia Costiera fino al prossimo 18 settembre. Nel territorio costiero interessato è previsto l'impiego di circa 100 uomini e delle varie motovedette in dotazione, allo scopo di vigilare ed operare verifiche e controlli, sia in mare che a terra. Un'operazione, ha sottolineato l'ufficiale, incentrata anche e soprattutto sul dialogo, sia con i titolari delle concessioni balneari e sia con i bagnini, al fine di creare le condizioni necessarie per la sicurezza dei numerosi fruitori del mare.

Per 'Mare Sicuro 2015' l’assistenza ai bagnanti - è stato rimarcato - viene assicurata consecutivamente dalle 9,30 del mattino alle 6,30 del pomeriggio, dunque anche durante l’ora di pranzo. Per quanto riguarda la carenza del servizio di assistenza alla balneazione nei tratti di spiaggia libera il comandante Attanasio ha poi precisato: “I Comuni possono individuare un bagnino o disciplinare l’area attraverso specifica cartellonistica. Noi abbiamo caldamente consigliato di individuare dei bagnini anche per le spiagge libere, almeno quelle più frequentate, ma non lo possiamo imporre”.

Relativamente alle situazioni di emergenza in mare, ricorda poi il tenente di vascello Giuliano D'Urso, comandante del Circomare di Vasto, è sempre attivo il numero telefonico 1530, da contattare per segnalare eventuali casi di necessità di soccorsi. Ed un ruolo importante lo riveste il 'decalogo del bagnante', una serie di norme per rapportarsi in maniera adeguata con il mare. Regole elementari, in generale improntate alla prudenza, il cui mancato rispetto, però, molte volte crea situazioni di rischio evidenti. “Non bisogna sfidare il mare”, ha concluso Attanasio.

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