Sessantamila persone, provenienti anche da altre regioni, si sono unite a Lanciano sabato scorso per una causa comune: bloccare i progetti petroliferi, previsti dalla sciagurata politica energetica del Governo Renzi, che devasterebbero il nostro mare, così come stanno già devastando le nostre terre.
Il Comitato No Ombrina, organizzatore della manifestazione, ha registrato 482 adesioni di movimenti, associazioni, attività commerciali, cooperative e partiti politici, che hanno voluto sfruttare l’occasione come una ghiotta vetrina pre-elettorale, sfilando in passerella con la nonchalance ipocrita che li contraddistingue.
Nell’elenco dei partecipanti accreditati figurano, tra gli altri, il Comune di Vasto e il Comune di Lanciano. E scorrendo l’elenco troviamo il Partito Democratico. Nomi scritti nero su bianco e gonfaloni tronfi sventolati con incredibile sfrontatezza.
Ma dove si sono mai fatti sentire il Comune di Vasto e il sindaco, in quali istituzioni? Perché sono rimasti nell'ombra mentre venivano presentati atti che, se votati dal loro Pd, avrebbero bloccato il progetto Ombrina? Atti come la Mozione sull'attività di ricerca di idrocarburi nell'Adriatico, presentata dal portavoce del M5S in Senato, Gianluca Castaldi.
Dov’erano i sindaci di Vasto e Lanciano quando il portavoce del M5S in Regione Abruzzo, Pietro Smargiassi, ha chiesto loro di assistere alla seduta straordinaria del Consiglio regionale del 9 aprile scorso, avente come punto all’ordine del giorno l’analisi sulla situazione della Piattaforma Ombrina Mare, ritenendo “opportuno evidenziare la vicinanza delle istituzioni locali ai cittadini nella battaglia contro l’indiscriminata petrolizzazione dell’Abruzzo”?
E dov’era il Pd quando i suoi parlamentari, compresi quelli eletti in Abruzzo (Amato, Castricone, D’Incecco, Fusilli, Ginoble, Pezzopane), hanno votato a favore dello “Sblocca Italia”? A Roma votavano a favore del decreto che facilita le trivellazioni, a Lanciano sfilavano contro, da veri paladini della causa.
Il festival dell’incoerenza e dell’ipocrisia partitica non conosce limiti.
Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che ha legittimamente e degnamente partecipato all’evento “No Ombrina” con i suoi parlamentari, consiglieri regionali e comunali, attivisti e simpatizzanti. L’unica che possa vantare azioni concrete, impegno costante e ascolto fattivo delle esigenze e della volontà dei cittadini che rifiutano la deriva petrolifera: attività svolte all’interno delle istituzioni (con proposte di legge, emendamenti, mozioni, interrogazioni parlamentari, risoluzioni regionali, mozioni comunali) e sul territorio, tra i cittadini (con eventi di informazione e sensibilizzazione, cortei, convegni, flash mob).
I cittadini abruzzesi hanno lanciato un segnale forte e chiaro contro la politica energetica di Renzi: non vogliono piattaforme petrolifere nel mare Adriatico e la protesta non si fermerà alla marcia di Lanciano. Il M5S continuerà a portare avanti anche questa battaglia con la coerenza e la determinazione di sempre.
A riveder le stelle.