Non ha avuto buoni frutti la riunione convocata l'altra mattina, presso la sede della Prefettura dell’Aquila, avente ad oggetto il tentativo di conciliazione richiesto dalle organizzazioni sindacali Fp-Cgil e Uil-Fp sulla base dello stato di agitazione del personale della Fondazione Padre Alberto Mileno-Istituto San Francesco d'Assisi di Vasto Marina per via dei ritardi nell'accreditamento degli stipendi.
Una situazione di estremo disagio per circa 250 lavoratori (mancano all'appello due mensilità ed anche la terza è ormai prossima).
"Come organizzazioni sindacali - si legge in una nota a firma di Ferdinando Costanzo (Cgil) e Camillo Di Felice e Domenico Fecondo (Uil) - condanniamo le Asl, alcune per l’inaccettabile ritardo con cui saldano le fatture relative a prestazioni rese e riconosciute appropriate, ed altre le quali non saldano nulla dall’inizio del 2015. Condanniamo quella politica 'politicante' che oggi tiene ostaggio centinaia di lavoratori sul territorio della provincia di Chieti, non prendendo decisioni importanti per i lavoratori del settore della sanità privata, non dialogando, non chiarendo posizioni ed interpretazioni equivoche da parte delle Asl e non dettando linee guida precise e determinate che possano dirimere dubbi e responsabilità , sbloccando quella percentuale di budget priva di contenziosi. Non possiamo altresì tacere la responsabilità dei vertici aziendali della Fondazione Mileno che di fronte al perdurare di questa situazione, e il ripetersi di questi ingiustificati ritardi nel pagamento degli stipendi, invece di assicurare il regolare pagamento, scaricano l’amaro conto sui sindacati (nonostante in questi 10 mesi di crisi la Cgil si è impegnata insieme alla Uil alla difesa dell’azienda e dei lavoratori in tutte le sedi) e continuano ad invocare, nei tavoli istituzionali, la mancata firma del contratto".
Nel mirino dei rappresentanti dei lavoratori "la mancanza di dialogo con l’attuale dirigenza, chiusa e autoreferenziale, sia sul piano delle strategie imprenditoriali che su quello del metodo di confronto".
Si legge ancora nel documento: "In Prefettura all’Aquila abbiamo constatato purtroppo come il confronto sia stato caratterizzato anche da un clima poco sereno, che si è concluso con esito negativo, tant’è che il direttore Padre Franco Berti ha recitato un vecchio monologo, la solita litania: 'Non abbiamo i soldi' e 'L’azienda versa in difficili condizioni economico/finanziarie', tuttavia senza presentare alcuna prova, di bilancio, a sostegno della loro discutibile e poco chiara posizione".
Ed ancora: "Non possiamo non manifestare tutta la nostra preoccupazione sulla pesante situazione in cui versano i lavoratori anche in considerazione del fatto che non si conoscono da parte dell’amministrazione interventi immediati e urgenti su come affrontare questo nodo drammatico, che potrebbe avere conseguenze negative anche sui livelli occupazionali".
Fp-Cgil e Uil-Fp ricordano le numerose iniziative messe in campo in questi mesi in difesa della struttura come risorsa del territorio, nella difesa dell’integrità dei posti di lavoro, del salario dei dipendenti e di tutte le professionalità indistintamente, alla luce di tutto ciò valuteranno di spostare la protesta presso le diverse sedi opportune. Facendo seguito all’impegno assunto con i lavoratori è convocata per il giorno 1° giugno 2015 l’assemblea sindacale sia per fare il punto della situazione sia per capire quale strumento utilizzare per far valere le proprie legittime ragioni, ricorrendo nelle diverse sedi opportune".