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Sfalcio erba in ritardo a Vasto: la colpa è della burocrazia

L'assessore ai Servizi Marra annuncia gli interventi e si scusa con la cittadinanza

redazione
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E' tutta colpa della burocrazia, definita “nemica del buongoverno”.

Parole dell'assessore ai Servizi del Comune di Vasto Marco Marra che ritiene condivisibili disappunto e critiche dei cittadini in merito alla situazione di molte strade, marciapiedi e quartieri della città invasi dalle erbacce.

Marra intanto ricorda la recente aggiudicazione, da parte del Consorzio Santa Teresa di Farindola (Pescara), dei lavori di sfalcio erba e spollonatura di piante pollonifere nella Città del Vasto mediante richiesta di offerta sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione. Un appalto, a base d'asta di 147.276 euro disponibili nei fondi di bilancio comunale, assegnato per 79.805 euro dopo i ribassi praticati dall'azienda del Pescarese.

La superficie totale del territorio comunale oggetto degli interventi, aggiunge l'assessore, è di complessivi mq 725.500.

“La burocrazia – rimarca poi - è purtroppo nemica del buongoverno, ci scusiamo con i cittadini per il ritardo nell'aggiudicazione dell'appalto che ha visto l'Amministrazione locale lavorare, in forma propedeutica e preventiva all'aggiudicazione stessa, all'elaborazione di un documento in cui sono state censite e capitolate tutte le aree verdi di proprietà pubblica che saranno oggetto degli interventi di sfalciatura e potatura. Saranno in totale 5 gli interventi che da qui alla fine dell'anno renderanno le strade di proprietà comunale più agibili e fruibili ai cittadini e ai tanti turisti che giungeranno nella nostra città per trascorrere le vacanze estive”.

Un'ultima sottolineatura, infine: “E' utile ricordare che i privati e i coltivatori dei terreni adiacenti le strade hanno l'obbligo di eseguire tutte le opere di manutenzione e sistemazione necessarie per garantire la normale viabilità, come previsto dalle vigenti normative del Codice della Strada e come stabilito dall'ordinanza sindacale n. 240 del 31/10/2006. Una bella città – conclude Marra - vive e si sviluppa con la sinergia tra pubblico e privato e ognuno deve fare la sua parte”.

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