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Quasi 1.500 ricci di mare pescati di frodo, scattano sequestri e sanzioni

In questo periodo vige il fermo biologico. I controlli di Polizia Stradale e Guardia Costiera

redazione
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Effettuato nella notte dalla Sottosezione Polizia Stradale e dalla Guardia Costiera di Vasto il sequestro di circa 1.500 esemplari di ricci di mare.

Nei mesi di maggio e giugno, ricordano dal Circomare di Punta Penna, è vietato tale tipo di pesca, sia in ambito professionale che sportivo. Durante tale periodo di fermo biologico avviene la riproduzione del riccio e pertanto è vietata la cattura, il trasporto, la detenzione e la commercializzazione di tale prodotto.

Nei confronti di 3 pescatori sportivi, sorpresi con attrezzatura ancora bagnata e prodotto ittico all’interno della propria auto durante una verifica da parte della pattuglia della Polizia Stradale, sono state elevate pesanti sanzioni amministrative che ammontano all’ingente somma di 4.000 euro oltre al sequestro delle attrezzature utilizzate con particolare riferimento alle bombole, agli erogatori ed alle mute per immergersi.

I ricci, effettuati i controlli di competenza del Servizio Veterinario della Asl, sono stati prontamente rigettati in mare con il battello GCB14 della Guardia Costiera.

"La sinergia tra la Polizia e la Guardia Costiera e l’efficace collaborazione ormai consolidata - sottolinea il comandante del Circomare, il tenente di vascello Giuliano D'Urso - ha permesso il prosieguo della concreta azione di contrasto e repressione della pesca illegale. Rimarrà alta l’attenzione per scoraggiare condotte illecite ma soprattutto per tutelare l’ecosistema marino, patrimonio comune e risorsa per il futuro. Tolleranza zero per i contravventori e sorveglianza costante sono le 'guide lines'".

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