Il percorso resta 'accidentato', ma le transenne sono state spostate ed il passaggio è da diversi giorni riaperto.
Si parla dell'ultimo tratto vastese della pista ciclabile sulla riviera, ancora malmesso a distanza di più di 2 mesi, ormai, dalla disastrosa esondazione del torrente Buonanotte che tanti danni ha causato ad alcune strutture del posto ed ai complessi residenziali di San Salvo Marina in modo particolare. Appena dopo il giorno dell'alluvione datata 5 marzo, era scattata un'ordinanza di chiusura per un tratto di complessivi 300 metri, dal ponte sul torrente Buonanotte al confine con San Salvo in direzione nord, firmata dal dirigente del Settore Polizia Municipale del Comune di Vasto, Vincenzo Marcello, ma il 'fai da te' di alcuni frequentatori ha avuto successivamente la meglio.
Il manto nel percorso, in tutti i modi, non ripresenta le dovute condizioni di sicurezza per il passaggio di cicloamatori e pedoni. I margini del tracciato hanno più che mai bisogno di sistemazioni, l'erba e la vegetazione debordano ed il fango è ancora 'spalmato'.
Nelle settimane scorse l'assessore ai Servizi e alle Manutenzioni del Comune di Vasto, Marco Marra, aveva preannunciato un intervento in merito ma a tutt'oggi è rimasto soltanto sulla carta, o meglio, nei pensieri. E la stagione estiva è sempre più vicina.
Di manutenzioni la pista ciclabile ne avrebbe bisogno anche in altri suoi tratti. Lunedì due piccoli roghi sono stati spenti dai Vigili del Fuoco dopo le segnalazioni della Polizia Municipale e con il trascorrere dei giorni i rischi comprensibilmente aumentano, anche per via della vegetazione quasi da 'giungla' in diversi punti.
E' un'infrastruttura essenziale a livello turistico e di servizi la pista ciclabile nell'ambiente dunale, ma l'abbandono attuale è assolutamente indecoroso...