Avevano pescato quaranta chili di cozze nere nello specchio di mare antistante il bacino portuale di Punta Penna. Sorpresi dagli uomini della Guardia Costiera di Vasto sono stati per questo multati. E' accaduto ieri pomeriggio a due giovani vastesi con le cozze pescate che sarebbero finite sulle tavole di chissà chi e con rischio per la salute pubblica, considerando che notoriamente le acque portuali sono caratterizzate dalla presenza di diversi elementi inquinanti e che - in ogni caso - secondo la normativa vigente i mitili, prima di essere immessi in commercio, devono essere comunque stabulati e soggiacere a rigidi controlli sanitari. Ai due trasgressori è stato dunque contestato un verbale di accertamento di illecito amministrativo, con una sanzione di totali 1.032 euro, unitamente al sequestro del pescato che è stato successivamente rigettato in mare. Una pesca ''salata'', non c'è che dire! Singolare è stata la successione di eventi che ha portato all'accertamento dell'infrazione ed a operare il sequestro. Il comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto, il tenente di vascello Ivan Savarese, come spiega lui stesso in una nota, quotidianamente, durante il tempo libero, dedica (insieme ad altri militari) un bel po' di tempo all'attività di jogging, percorrendo gli stupendi percorsi che dalla zona di Punta Penna arrivano alla spiaggia di Punta Aderci ed a quella di Motta Grossa. Così l'ufficiale - insieme al Maresciallo Valerio - verso le 19.30 di ieri pomeriggio, di ritorno dalla consueta seduta di jogging, notava nei pressi della concessione demaniale del Circolo Nautico di Vasto due individui intenti a lavare nello specchio portuale una notevole quantità di cozze nere in una grossa rete da pesca. Savarese, a quel punto, allertava il personale di servizio del Circomare, che giungeva sul posto e bloccava i due soggetti che con un furgoncino si stavano dileguando raggiungendo l'uscita del porto.