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PALAZZINE COSTRUITE IN ZONE A RISCHIO, SCATTANO ALTRI SEQUESTRI

a cura della redazione
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Ancora sequestri nel settore urbanistico a Vasto. I Carabinieri della locale Compagnia hanno provveduto a porre infatti i sigilli a due fabbricati, su ordinanza emessa dell'autorità giudiziaria. Il provvedimento riguarda due palazzine in fase di realizzazione in località Fonte Ioanna, a Vasto Marina. I due fabbricati sono stati realizzati su un terreno compreso in area cosiddetta gialla (P-2), con tanto di permesso a costruire rilasciato dal Comune di Vasto negli anni scorsi. In un'area di tal genere, in base ai primi riscontri effettuati, è consentito realizzare fabbricati esclusivamente monofamiliari previo studio di compatibilità idrogeologica da sottoporre al Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo (Ente competente sulle aree cosiddette a rischio). I fabbricati in questione non solo non sono monofamiliari, comprendono infatti venti appartamenti a testa, ma per essi mancava anche il nullaosta previsto dai contenuti delle legge antisismica ed inoltre appaiono evidenti difformità rispetto al progetto iniziale. E' stata anche riscontrata la costruzione di un muro di contenimento senza il relativo e necessario progetto. A vario titolo, proprio in base alle diverse irregolarità scoperte, sono state iscritte nel registro degli indagati, per abuso d'ufficio e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative, cinque persone: F.F., 46 anni di Cerignola (Foggia), proprietario degli immobili; M.D.A., 55 anni, dirigente comunale, S.B., 46 anni, e C.T., 54 anni, tecnici (questi ultimi tre di Vasto), e N.P., 58 anni, di San Marco in Lamis (Foggia), titolare dell'impresa costruttrice. Le indagini sono state svolte dai Carabinieri di Vasto coordinati dal capitano Giuseppe Loschiavo, con l'assistenza della locale Procura della Repubblica. Questo nuovo sequestro giunge ad appena due giorni di distanza da un altro relativo alla realizzazione di una villetta e di una depandance in una zona dove è addirittura vietato qualsiasi tipo di edificazione. Dall'inizio dell'anno è il quinto episodio che si registra in un settore che si conferma particolarmente atto ad un abusivismo crescente ed indubbiamente preoccupante.
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