Ieri abbiamo visitato, grazie a Italia Nostra del vastese, la biblioteca del santuario della Madonna dei Miracoli di Casalbordino.
La biblioteca aperta al pubblico ha una parte ‘segreta’, che custodisce un tesoro immenso, manoscritti miniati, incunaboli e cinquecentine. Inaugurata nel 2004, la biblioteca monastica, vanta oltre 70.000 testi, provenienti da diverse donazioni e da altri monasteri oramai chiusi, il più importante dei quali, quello di Santa Maria della Castagna di Genova.
La nostra visita inizia dalle antiche cantine del monastero benedettino, dove ci accolgono don Paolo Lemme priore del monastero e l’abate Romano un ‘biblista innamorato delle scritture sacre’. In questa sala abbiamo modo di vedere alcuni oggetti privati di Monsignor Vincenzo Fagiolo, vescovo della diocesi di Vasto-Chieti per oltre un decennio, poi cardinale, che alla sua morte donò tutto al monastero, effetti privati e migliaia di libri soprattutto di diritto. Qui si trova una pagina delle cento copie della Divina Commedia commissionate da Francesco di ser Nardo da Barberino, una pagina manoscritta del dodicesimo canto del Paradiso, trovata casualmente nel retro di copertina di un testo della biblioteca.
Percorriamo i corridoi e le scale, per giungere al tesoro più grande del monastero, l’antica biblioteca. Sono pochi metri quadri che racchiudono testi sacri e trattati di filosofia, le piante del progetto della Reggia di Caserta del Vanvitelli del 1700, due splendidi corali del 1500. Si parla a bassa voce, quasi si tema che queste pagine possano rovinarsi alla sola nostra presenza, il rispetto per quanto ci circonda rende i nostri movimenti lenti e attenti. Qui hanno accesso solo studiosi o laureandi.
La nostra visita termina nella biblioteca ‘nuova’, che vanta circa 20.000 testi. Ci guida Roberta la bibliotecaria, appassionata del suo lavoro, ci racconta che sono ancora diverse migliaia i testi da catalogare per poter essere messi a disposizione del pubblico. Un lavoro immenso è stato già compiuto, grazie all’impegno dei monaci, ma molto c’è da fare.
Il nostro territorio, vanta tesori immensi, il Santuario della Madonna dei Miracoli, la sua biblioteca, sono tra questi. L’apparizione della Madonna avvenuta nel 1576, ha reso questo luogo meta di pellegrinaggio. Dal 1925 sono i monaci Benedettini a prendersi cura del monastero seguendo il loro programma di vita ‘lege-ora-labora’. Sono dieci i monaci che quotidianamente gestiscono il Santuario. Mancano i giovani, nuove vocazioni, che sostengano non solo la parola di Dio ma anche i suoi atti.