Grande successo per l’esordio abruzzese di Massimiliano Ambrosino, cantautore napoletano per pigrizia semplicemente chiamato AmbrOsino, che ha riempito ieri sera il Baker Street pub a Casalbordino con le note delle sue canzoni e col calore dei suoi testi.
L’album che ha presentato “AMBROSINO” nasce da un lavoro personale, da un’esigenza interiore di trasmettere agli altri le proprie emozioni, il proprio vissuto, “in punta di piedi” come lui stesso ci dice.
Il disco ( Etichetta: FULL HEADS | Distributore: AUDIOGLOBE) è un concept album indipendente, ricco di onesti contenuti, semplici e diretti, poetici e ironici. AmbrOsino mischia i suoni della sua terra e con la sua idea melodica getta un ponte immaginifico che collega il porto rumoroso di Napoli con una spiaggia isolata di Malibù. C’è un filo rosso e sottile che lega ogni singola traccia come se fosse un’unica storia in cui immaginarsi e che accompagna per mano l’ascoltatore nella tempesta e nel sereno di un breve viaggio. Pensato e arrangiato per sottrazione, scavando il superfluo, svuotando le sonorità e le parole in eccesso proprio per dar luce alle piccole verità delle canzoni e spazio a un nucleo armonico vivo e semplice.
Il primo singolo estratto “Ecco precisamente” beneficia di un videoclip con la regia del bravo Dario Fiore, girato nei laboratori d’arte del Liceo Artistico Boccioni-Palizzi di Napoli, registrato e missato presso la factory napoletana Mad Entertainment che fu set di due film culto come “Matrimonio all’italiana” e “L’oro di Napoli”, arrangiato dallo stesso AmbrOsino e dal giovane e talentuoso produttore napoletano Vincenzo “Phonix” Foniciello. L’album contiene, inoltre, una ghost track in dialetto napoletano molto intima e nuda che l’autore stesso definisce una “spina nel fianco”.
La settima prossima è invece in uscita “Le navi i calamari e i miei perché”, il secondo brano estratto. Una canzone questa, che come ci dice Massimiliano, vuole scavare all’interno del rapporto uomo donna nel momento in cui si creano delle distanze mentali ed interiori e si cerca di recuperare, “ma, come si suol dire, tra il dire e il fare…”. Canzone molto intima, che mette a nudo problemi difficili ma che cerca di affrontare con la delicatezza della sua musica, un brano da ascoltare con calma, da soli.
Fautore della serata l’amico fraterno Carlo Antognetti, il quale prima di essere un collaboratore di Ambrosino è un fan che si emoziona ad ascoltare un suo pezzo. Ci dice: “è difficile far arrivare agli altri la musica non imposta, fatta con passione, ma soprattutto è un’enorme piacere poter aiutare un amico che considero come un fratello”.
Per chi se lo fosse perso stasera farà il bis a San Salvo presso il locale La Sfinge.