Due note, a distanza di nemmeno un'ora l'una dall'altra, sul dibattito apertosi in città ed in alcuni suoi ambienti in particolare, innescato dall'iniziativa del consigliere comunale Davide D'Alessandro di supportare e sostenere l'iniziativa lanciata in ambito nazionale da Matteo Salvini ("Chiedo asilo politico anche io").
Di seguito i documenti ricevuti da Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista e Arci e dallo stesso D'Alessandro in risposta,
NOTA SEL, RC, ARCI - Su migranti ed inutile demagogia. Abbiamo letto ed apprezzato il comunicato dell’attivista per i diritti umani, Sig. Tomeo (clicca qui), sulla inutile e propagandistica raccolta firme promossa dal Consigliere Comunale D’Alessandro su una iniziativa della Lega. Non è la prima volta, e speriamo sia l’ultima almeno a Vasto, che argomenti serissimi come quelli dei migranti vengono trascinati su un percorso demagogico, per meri fini elettorali, alimentando solo confusione e, spesso, inutili tensioni di cui nessuno sente il bisogno.
Quello che rattrista è che si utilizzi una piazza della nostra città, che ha sempre fatto dell’accoglienza uno stile di vita, per una raccolta firme su un argomento inventato per pura propaganda e provocazione ( “l’asilo politico per gli italiani”… ) e con firme che non avranno alcun valore giuridico per, ripetiamo, soli e spregiudicati fini elettorali.
Il comunicato sopra citato entra bene nei dettagli della questione. In modo serio ed esauriente perché è così che si affrontano le questioni!
Per questo riteniamo non dovere aggiungere altro se non sottolineare, una volta di più, che i problemi relativi alle migrazioni si risolvono con l’accoglienza, il dialogo, il rispetto delle regole per tutti e i progetti di integrazione sul territorio. Un esempio per tutti : il Tavolo Interreligioso, istituito recentemente a Vasto, quale occasione di incontro, di conoscenza, di rispetto reciproco e di “isolamento” per coloro che nel nostro paese non cercano lavoro ed integrazione, ma altro al di fuori del consesso civile.
Questa è la via, dove occorre impegno, fatica, responsabilità e, spesso e volentieri, anche un sorriso.
Altri stili e metodi li lasciamo, non senza indignazione però, ai Salvini di turno e ai suoi improvvisati seguaci locali.
REPLICA D'ALESSANDRO - Pensavo che Sel e Rifondazione non fossero più presenti, almeno a Vasto, poiché non ne abbiamo mai udita la voce se non a ridosso di scadenze elettorali. Sapere che la raccolta delle firme "Chiedo Asilo anch'io", promossa da Matteo Salvini in mille piazze d'Italia, ha risvegliato gli improvvisati seguaci locali di Vendola e Ferrero, non può che farci piacere.
Dagli ultimi sondaggi proposti da Pagnoncelli sul "Corriere della Sera", ci vogliono cinque/sei Sel+Rifondazione per fare "Noi con Salvini". Siamo più interessati alla qualità delle proposte che alla quantità dei numeri, ma in politica i numeri contano, poiché servono a rappresentare i cittadini. L'accoglienza è una parola troppo seria per essere data in pasto a Sel e Rifondazione. In Italia, e a Vasto, è stata praticata la legge della sottomissione e siamo stati occupati, altro che accoglienza!
Le firme servono sempre, soprattutto quando non sono raccolte da Sel e Rifondazione, la sinistra al caviale che ha condotto il nostro Paese al punto più basso della sua gloriosa storia.