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Omicidio di Vasto Marina: 'Il delitto al culmine di un raptus'

Il vice questore Di Blasio ricostruisce il drammatico episodio della notte dell'8 marzo

redazione
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Non una confessione formalmente valida, ma le stesse ammissioni iniziali dell'uomo ritenuto responsabile dell'omicidio delineano il quadro del drammatico episodio della notte dell'8 marzo a Vasto Marina.

Nel Commissariato di Polizia di via Bachelet, a circa 12 ore di distanza dal delitto, è il dirigente e vice questore Alessandro Di Blasio a ricostruire il tragico fatto maturato in un appartamento al secondo piano di una palazzina di via Eduardo De Filippo, nella zona meridionale della riviera vastese, dove ritrovata senza vita Daniela Marchi, 53enne, romana, da anni residente in zona.

"Omicidio volontario, ma non premeditato in base a quelli che sono gli elementi iniziali", afferma Di Blasio. Un delitto d'impeto, insomma, al culmine di un raptus

LA RICOSTRUZIONE - L'allarme alle 22,30. E' lo stesso Joseph Martella, 57 anni di origini francesi da anni trapiantato tra Vasto e il territorio, il convivente della vittima, ad allertare il 118 raccontando di aver strangolato la compagna. Da quel momento scatta la segnalazione alle forze di Polizia, peraltro in seguito avvertite sempre da Martella. Lo stesso si rivolgerà anche a due vicini di casa, che abitano al piano superiore della palazzina.

All'arrivo della Polizia, Martella è seduto sul divano. Il corpo della donna riverso in posizione supina, con il cavo elettrico utilizzato per lo strangolamento nei pressi della cucina del piccolo immobile, dove la coppia abitava, assieme da qualche mese, in affitto. A parte i segni dello strangolamento, non ve ne sono altri di violenza sul corpo della donna e nemmeno ci sono riscontri di un'eventuale colluttazione. In casa tutto è in ordine.

Il medico legale Pietro Falco conferma nello strangolamento la causa del decesso dopo una sommaria ricognizione cadaverica eseguita a poche ore dalla scoperta del femminicidio (domani mattina è prevista l'autopsia all'ospedale San Pio da Pietrelcina).

Sempre secondo Di Blasio si tratta di un omicidio consumatosi nell'ambito di un rapporto che si era fatto spigoloso e complicato nell'ultimo periodo, per ragioni economiche prima di tutto (senza lavoro la donna, impieghi saltuari per l'uomo, gravato pure in passato da precedenti di giustizia per truffe e spaccio di sostanze stupefacenti).

Martella è attualmente ristretto nella casa circondariale di Torre Sinello di Vasto. Ad assisterlo legalmente è l'avvocato Massimiliano Baccalà del Foro di Vasto. Nell'interrogatorio di questa notte, condotto dal sostituto procuratore Giancarlo Ciani, titolare dell'inchiesta, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario.

Nella foto in home la conferenza del vice questore Di Blasio con le foto dell'arrestato e della vittima.

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