E' accusata di aver messo a segno una serie di furti ai danni di anziane della zona. In carcere, nella sezione femminile dell'istituto di pena di Castrogno a Teramo, è finita Katia Finamore, 34 anni, casalinga coniugata di San Salvo. Per portare a compimento i suoi colpi, la donna - ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il dirigente del Commissariato di Polizia di Vasto, Ugo Terracciano - utilizzava delle sostanze oppiacee con le quali stordiva le sue vittime, per addormentarle, fino a provocare uno stato temporaneo di coma farcologico e approfittare di questo per rovistare in casa senza problemi alla ricerca di denaro contante e oggetti preziosi. Gli episodi a lei contestati sono tre: due per i quali è stata richiesta la custodia cautelare in carcere, disposta dal Gip presso il Tribunale di Vasto, Caterina Salusti, mentre per un terzo caso sono in corso ulteriori approfondimenti da parte degli inquirenti. Vittima dei due casi per i quali la Finamore è finita dietro le sbarre una pensionata di 82 anni, sua vicina di casa. La ladra, una volta in casa, approfittava della conoscenza e della tranquillità dell'anziana per concretizzare i suoi malevoli intenti. Era poi lei stessa, dopo aver ripulito cassetti e portafogli, a lanciare l'allarme ed a richiedere l'intervento dei sanitari per soccorrere la poverina. In un secondo caso, invece, sono stati altri vicini a scoprire la vittima prima di sensi e la Finamore in casa, segnalando l'episodio alla Polizia. Iniziate le indagini, e dopo una perquisizione domiciliare nell'abitazione dell'arrestata, gli agenti del Commissariato di Vasto, dopo aver acquisito gravi e fondati indizi di colpevolezza, con la donna sorpresa anche nel tentativo di disfarsi in bagno di alcune pillole della sostanza oppiacea utilizzata, hanno richiesto il provvedimento di arresto alla magistratura vastese. Rispettivamente di 400 e 1.600 euro, infine, il ''bottino'' dei due furti messi a segno dall'audace ladra.