C'è il vastese Pietro Smargiassi a far parte della nuova rappresentanza del Cram, il Consiglio regionale degli Abruzzesi nel Mondo.
In precedenza erano stati Giuseppe Tagliente e Antonio Prospero, due ex sindaci della città, membri dell'organismo.
Con Smargiassi, rappresentante del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale d'Abruzzo e nominato quale riferimento della minoranza consiliare, ci sono i colleghi Lorenzo Berardinetti (Regione Facile) e Luciano Monticelli (Partito Democratico).
Del Cram fanno parte 36 rappresentanti in tutto, individuati tra componenti delle Associazioni Abruzzesi all’estero (Svizzera, Germania, Argentina, Venezuela, Cuba, Lussemburgo, Australia, Canada, Stati Uniti, Sud Africa, Cile, Belgio, Paraguay, Brasile, Inghilterra, Uruguay e Algeria), un rappresentante delle associazioni italiane fuori regione, un rappresentante dell’Osservatorio per l’Emigrazione, 3 rappresentanti del Consiglio regionale in carica ed un rappresentante della Giunta che ne è il presidente.
Tra i suoi compiti c'è quello di formulare proposte per il sostegno agli emigrati abruzzesi all’estero o per facilitarne il rientro in patria ed ancora lo studio del fenomeno migratorio e l'acquisizione di notizie e organizzazione di iniziative per informare le collettività abruzzesi all’estero sui problemi e sugli aspetti della vita regionale, in collegamento con il Ministero degli Esteri e gli altri enti operanti nel settore.
Altra finalità è di realizzare interventi di carattere culturale, formativo, economico ed assistenziale in favore degli emigrati e delle loro famiglie, con particolare riferimento all’utilizzo di risorse comunitarie.
“Per me è un riconoscimento importante – ha detto Smargiassi -. Sono entrato nelle istituzioni con l’umiltà di chi sa che solo il lavoro può colmare le distanze tra un cittadino nel palazzo e un politico di carriera. Sento il peso di questo ruolo – ha poi detto riferendosi al suo ruolo di rappresentanza dell'intera minoranza consiliare -. E devo dire che questa novità arriva in coincidenza con un avvenimento particolare, purtroppo triste: la scomparsa di mio zio Umberto Belforte, emigrato diversi anni fa in Australia. Strana la vita: da una parte del mondo un abruzzese va via e dall’altra il nipote viene nominato a rappresentarlo. Sono coincidenze che caricano questa nomina di profonda emozione”.