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Taglio dei Tribunali, voto popolare non previsto: inammissibili i referendum

Nel 2018 prevista la chiusura della sede giudiziaria di Vasto

redazione
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Un altro 'no' ed è il secondo.

La Corte Costituzionale boccia ancora l'ammissibilità dei referendum popolari sul taglio dei Tribunali (tre erano i quesiti in merito) proposti da cinque Regioni tra le quali l'Abruzzo nel tentativo di cancellare le norme, su base nazionale, che hanno disposto la revisione della geografia giudiziaria in Italia.

Un verdetto, quest'ultimo, che fa il paio con quello simile già emesso lo scorso anno.

La revisione delle circoscrizioni giudiziarie – che interessa anche la sede di Vasto in Abruzzo, assieme a quelle di Lanciano, Avezzano e Sulmona - è un processo, in buona parte già concretizzato, avviato dal governo Monti e seguito dall'allora ministro della Giustizia Paola Severino, in seguito proseguito, con pochi ritocchi, da Annamaria Cancellieri e, attualmente, dal guardasigilli Andrea Orlando. L’obiettivo è di razionalizzare non solo gli uffici giudiziari, ma anche e soprattutto le spese legate alla loro gestione. Per Vasto è prevista l'unificazione, con Lanciano, al Tribunale di Chieti, per un unico presidio su scala provinciale (soluzione, questa, che scatterà dal 2018 con una proroga che è stata concessa all'Abruzzo per le conseguenze dovute al terremoto dell'Aquila del 2009).

Dunque, sulla revisione della geografia giudiziaria non si torna indietro. La legge del 2011 sul taglio dei Tribunali era stata già sottoposta al giudizio della Consulta anche attraverso una questione di costituzionalità sollevata da alcuni Tribunali e giudicata infondata dalla Corte nel luglio 2013.

FUTURO DI VASTO – Come già evidenziato, se non dovessero esserci ulteriori riforme legislative da qui in avanti, cesserà nel 2018 l'attività del Tribunale di Vasto con accorpamento a Chieti della locale sede e di quella di Lanciano.

Per l'immediato alcune novità sono comunque in procinto di realizzarsi al Palazzo di Giustizia di via Bachelet. E' infatti in arrivo un nuovo procuratore capo, Giampiero Di Florio, attualmente a Pescara (sarà lui il successore di Francesco Prete trasferitosi nei mesi scorsi a Velletri con la responsabilità in campo al sostituto Giancarlo Ciani) ed è previsto a breve anche l'insediamento del nuovo presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo (a Bologna responsabile aggiunto dei giudici per le indagini preliminari) che sostituirà l'attuale presidente facente funzione Italo Radoccia il quale resterà comunque all'interno del collegio dei magistrati in servizio a Vasto.

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