Lacrime e commozione, per Marco Pannella, nel ricevere la Medaglia Aprutium, speciale onorificenza concessa dall'ufficio di presidenza del Consiglio regionale d'Abruzzo.
Il fondatore del Partito Radicale, nativo di Teramo e già consigliere regionale nel corso della quinta legislatura, non è riuscito a trattenere l'emozione dopo gli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, del presidente della Regione Luciano D'Alfonso e del presidente dell'assemblea Giuseppe Di Pangrazio.
Al suo fianco, nella seduta solenne della massima assise abruzzese a L'Aquila, la segretaria del partito, Rita Bernardini. Oltre alla Medaglia Aprutium al sempre battagliero esponente radicale è stata anche consegnata una targa con la seguente motivazione: “A Giacinto Pannella detto Marco per aver onorato la terra d'Abruzzo con la sua infaticabile attività politica in difesa di tutti i cittadini”.
Istituita nel 2000, la Medaglia Aprutium è stata assegnata, tra gli altri, a Sergio Marchionne, Remo Gaspari, Bruno Vespa, Maurizio Scelli, Giulio Borrelli, al prefetto Francesco Paolo Tronca e a Gianni Letta. E' una onorificenza che, annualmente, viene assegnata a personalità che hanno contribuito alla crescita economica, sociale e culturale dell'Abruzzo.
“Continuate ad essere sempre voi stessi e a praticare la democrazia come scelta consapevole di una vita dedicata alla difesa dei diritti umani”, ha detto Pannella ai consiglieri riuniti. Poi l'esortazione: “Siate protagonisti attivi della vita sociale e democratica intraprendendo tutte le battaglie, anche quando non si è sicuri di vincerle tutte. Un invito che proviene da un uomo che ha sempre creduto nei suoi ideali: sono una bestia del Gran Sasso e della Maiella, sono una bestia degli Abruzzi e di questa nostra storia, che vivo non con la memoria, ma come annuncio di un futuro che vivremo insieme avendo la consapevolezza straordinaria di esserne degni”.
Per il presidente D'Alfonso “l'Abruzzo conta tanti illustri figli che hanno vissuto momenti di separatezza rispetto alla loro terra: Marco Pannella è stato tra i pochi che, una volta diventato grande, ha sempre coltivato un rapporto fruttuoso con la sua terra d'origine che ora gli mostra riconoscenza per aver costituito un punto di riferimento per le future generazioni di cittadini. Tra i primi a sollevare il tema della legittimità di numerose battaglie politiche – ha poi evidenziato il presidente della Regione - Pannella ha consumato gran parte della sua vita politica in difesa dei diritti civili e in particolare di quelli delle persone che, avendo commesso un errore, sono stati sottoposti a subire una pena, ma che non per questo devono essere privati dei loro diritti fondamentali alla dignità”.