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Tra mestizia e sete di verità sull'assassinio l'ultimo saluto a Domenico Battista

Nella chiesa dell'Incoronata il funerale del ristoratore vastese ucciso in Germania

redazione
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Mestizia, il grande dolore di familiari e amici e la 'sete di verità' che ancora caratterizza il seguito del drammatico fatto di sangue avvenuto in Germania.

In un pomeriggio freddo, ieri, nella chiesa di Santa Maria Incoronata, l'estremo saluto a Domenico Antonio Battista, il ristoratore vastese di 51 anni ucciso a colpi di pistola dinanzi il suo locale a Nierstein, in Renania.

Nel sacro tempio le parole del presule dall'altare hanno provato in qualche modo a lenire lo strazio dei più stretti congiunti di Domenico Antonio, i genitori Egidio e Concetta, il fratello Mario e la sorella Marcella in modo particolare. Dopo il rito funebre, nel rispetto della volontà della famiglia, la salma è stata portata per la tumulazione al cimitero di Cupello.

Intanto, a cura della Procura di Magonza, vanno avanti le indagini sull'omicidio. Già a poche ore di distanza dall'omicidio, le forze dell'ordine hanno fermato un 36enne di nazionalità italiana sospettato di essere l'esecutore del delitto. Un tragico episodio che gli approfondimenti in atto sembrano canalizzare nell'alveo di motivazioni strettamente personali, legate al rapporto tra vittima ed assassino, al di fuori di altre ipotesi, pur circolate, relative a presunti collegamenti in ordine a racket o altre situazioni malavitose. E, pure ieri, è riecheggiato il disperato grido di dolore di mamma Concetta, sul perché della così terribile fine del suo amato figlio.

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