«Da oggi saremo delle cittadine migliori».

É racchiusa in questa frase, pronunciata da una studentessa della quarta D del Liceo Scienze Umane di Vasto, la positività di una esperienza che ha consentito ad una intera classe di verificare da vicino il ciclo di trattamento dei rifiuti.

Le ragazze, che hanno svolto una ricerca sociale sulla raccolta differenziata, hanno visitato l’impianto di riciclaggio e di compostaggio gestito dal Civeta, il Consorzio intercomunale di Cupello che si occupa del trattamento dei rifiuti urbani di trenta comuni del comprensorio vastese. Munite di mascherina per proteggersi dalle polveri e dalle esalazioni, le ragazze hanno avuto modo di constatare come il Civeta smaltisce la spazzatura, procedendo alla separazione della plastica e della carta (che vengono imballati e avviati al recupero) e alla lavorazione dell’organico che, se ben selezionato in casa, consente la produzione di compost di qualità, concime da utilizzare in agricoltura.

La classe è stata accolta e guidata nella visita all’impianto di Valle Cena dall’ingegner Buda che ha spiegato alle attente e curiose alunne l’importanza della raccolta differenziata.

«É stata anche l’occasione per accertare quanto sia infondata l’opinione assai diffusa in città che separare i rifiuti in casa sia solo una sperimentazione o addirittura una presa in giro per cui non è necessario farla», spiega la professoressa Cinzia D’Adamio che ha coordinato la ricerca, «le studentesse hanno assistito alle varie fasi della lavorazione e compreso l’importanza della raccolta differenziata: se viene fatta bene porta a degli ottimi risultati. Dipende solo da noi cittadini».

Prima della visita al Civeta le studentesse hanno ricevuto informazioni in classe sulla filiera dei rifiuti da Davide Fanelli, uno dei responsabili della Pulchra, la società mista pubblico-privata che si occupa del ritiro dei rifiuti nei vari quartieri di Vasto.

«É stata una esperienza molto positiva«, annota l’insegnante che ha raccolto i commenti delle alunne, le quali si accingono ora a mettere nero su bianco i risultati della ricerca.

Verrà allestito anche un cartellone per condividere la sperimentazione con le altre classi dello stesso Istituto.