Sono più di 3 milioni le cause civili pendenti nei 139 uffici giudiziari italiani, di cui 44.809 in Abruzzo (2.743 al Tribunale di Vasto, con il 75° posto a livello nazionale).
I dati sono stati raccolti per la prima volta a livello nazionale, grazie al progetto “Data Warehouse della Giustizia civile”, promosso dal Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, e consentono di conoscere non solo i numeri del così detto “arretrato dei giudici”, ma anche i settori in cui la giustizia civile fatica a portare a termine le varie cause.
E ciò che emerge dall’indagine conferma il riscontro dell’eccessiva durata media dei processi civili nel Belpaese, che relega la giustizia italiana in fondo alle classifiche internazionali sull’efficienza dei sistemi giudiziari. Lo studio mette sotto la lente, con dovizia di particolari e di numeri, il carico nazionale degli affari civili pendenti, ovvero tutti i procedimenti portati all’esame dei giudici e non ancora conclusi al 30 giugno 2013.
Si va dal contenzioso civile ordinario, ai fallimenti, dalle liti seriali come il risarcimento danni di veicoli e natanti, alle controversie previdenziali, dai procedimenti di volontaria giurisdizione, alle separazioni e ai divorzi consensuali e giudiziali. Senza dimenticare i ricorsi per decreto ingiuntivo, le tutele, le curatele e le amministrazioni di sostegno. Un arretrato che mostra gravi lacune, come ad esempio le cause non ancora concluse iscritte a ruolo fino all’anno 2000, considerate la vera “patologia su cui intervenire”, come ha detto lo stesso Mario Barbuto, capo del Dipartimento Organizzazione Giudiziaria.
IN ABRUZZO - L’Abruzzo, con i suoi 8 distretti (tutti di dimensione tra i medi e i piccoli), formati oltre che dai capoluoghi di provincia anche dai Tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, non è tra le regioni peggiori, sebbene mostri una notevole varietà di situazioni al suo interno e c'è la sede di Lanciano in cima alla classifica dell'efficienza in merito alla giustizia civile.
In linea con la media nazionale, il dato più significativo che emerge in regione è che al primo posto per numero di cause iscritte a ruolo ci sono quelle che riguardano il contenzioso ordinario, ovvero i contratti e le obbligazioni varie, le responsabilità extracontrattuali, i diritti reali, il possesso, le trascrizioni e il comodato, con 27.415 cause ancora pendenti.
L’altro grande settore che impegna maggiormente i giudici dei tribunali civili riguarda il lavoro, maggiormente nel settore privato e per una piccola parte quello pubblico, e la previdenza, con più della metà delle cause registrate (8.518). Al Tribunale di Teramo va il record di fascicoli totali pendenti (12.039), seguito da Pescara (11.202), Avezzano (6.183), L’Aquila (4.373), Chieti (4.311), Vasto (2.743), Lanciano (2.123) e Sulmona (1.830). Ma, se si considera il confronto tra la dimensione dell’ufficio e il bacino di utenza, è Avezzano a guidare questa classifica (30%), seguita da Teramo (29,6%), L’Aquila (26,3%), Vasto (24%), Pescara (22,9%), Chieti (10,7%) e Sulmona (10,3%), mentre il Tribunale con meno carico è Lanciano con solo il 4%. Infine, una nota anche per le procedure di tutela, curatela e amministrazione di sostegno che in Abruzzo hanno superato quota 3mila. A guidare la classifica è Pescara con 1145 procedimenti in corso, cui segue Teramo (1087), Chieti (526), L’Aquila (324), Vasto (316), Lanciano (304), Sulmona (178) e Avezzano (167).