Il giorno dopo il furioso incendio che ha semidistrutto il capannone della ditta ''Particolari'' nell'area industriale di Piana Sant'Angelo in zona si respira ancora l'odore acre del fumo e del materiale bruciato ed è pure palpabile la preoccupazione di chi, soprattutto quelli che lavorano all'interno del magazzino, in appena poche ore si è ritrovato con un pesante fardello, un presente gravemente compromesso dal rischio di perdere il proprio posto di lavoro. Sono una ventina, per la maggior parte donne, le persone che operavano nell'attività messa su da A.D.P., 50 anni di San Salvo, coadiuvato nel lavoro dalla moglie. In fumo bigiotteria, articoli in plastica e pellami, accessori per la moda ed abbigliamento tenuti all'interno dell'elegante capannone aziendale, posto all'inizio della zona artigianale, proprio a ridosso della periferia est di San Salvo. L'opera di spegnimento dello spaventoso rogo, che ha visto coinvolti uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco giunti dai distaccamenti di Vasto, Ortona e Chieti, si è conclusa nel tardo pomeriggio di martedì ma ancora questa mattina una squadra dei Vigili del Fuoco di Vasto era sul posto per tenere sotto controllo il deposito e verificare che si spenga completamente anche l'ultimo e più piccolo dei focolai per evitare che l'incendio possa riprendere vigore. A causa dell'abbondante uso d'acqua, utilizzata prima dell'arrivo degli schiumogeni, la struttura non può nemmeno essere ulteriormente appesantita. In caso contrario il prefabbricato, in ogni caso in sicurezza, potrebbe crollare. Ed è ora il momento della stima dei danni, a dir poco ingenti secondo un primo calcolo (almeno mezzo milione di euro), e della ricerca delle responsabilità . Compito, quest'ultimo, ovviamente demandato alle forze dell'ordine ed in particolare ai Carabinieri della Compagnia di Vasto che coordinano le indagini. A.D.P, all'estero per ragioni di lavoro, rientrerà a breve a San Salvo e proverà a dare una sua spiegazione, di quanto accaduto, agli inquirenti. La natura dolosa dell'incendio appare assai probabile ed a rafforzarla c'è anche il particolare inquietante di un altro attentato incendiario di cui vittima proprio il titolare del magazzino che non più tardi di un mese fa, nei pressi della sua abitazione, vide incendiata dolosamente la sua automobile, una ''Volvo''. Un episodio che riporta al centro dell'attenzione la questione della sicurezza a San Salvo. Un episodio che fa anche capire come il livello, questa volta, si sia alzato di molto rispetto ad altri casi pur preoccupanti che si sono registrati sempre in questa zona anche nel recente passato. Prima le auto, ora si è passati ad un'azienda e ad essere colpita non è stata una sola persona, ma realmente un'intera comunità .