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NUOVO STATUTO, LAPENNA: ''TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE I PUNTI CARDINE''

a cura della redazione
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La città del Vasto ha un nuovo Statuto Comunale. Dopo otto ore di dibattito, il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità il nuovo testo unico (115 articoli) che sostituisce il precedente risalente agli anni '70. Il sindaco Luciano Lapenna, nel corso di una conferenza stampa, ha evidenziato io punti cardine nella trasparenza, partecipazione, controllo ed informazione. Per quanto riguarda il rafforzamento delle forme di partecipazione sociale, è stata fissata al 5 per cento la quota per i referendum abrogativi ed al 4 per cento per i referendum consultivi, propositivi e confermativi, mentre l'ammissibilità sarà valutata da una commissione coordinata dal presidente del Tribunale. Tra le altre novità, l'istituzione di un Consiglio comunale di ''ragazzi e ragazze'' nonché di un ''forum dei giovani e delle associazioni'' e l'istituzione della figura del Difensore Civico. Il nuovo Statuto introduce anche il consigliere degli emigranti (non votante), l'obbligo delle quote rose in Giunta ed allarga di fatto i poteri del presidente del Consiglio comunale e dei consiglieri. Riguardo alle commissioni, invece, s'istituisce il voto plurimo nell'iter procedurale delle commissioni con il singolo consigliere che rappresenta l'intero gruppo consiliare. Riguardo alla trasparenza ed al controllo degli atti lo Statuto prevede la pubblicazione di tutti gli atti e la nascita di una Commissione di Vigilanza la cui presidenza sarà affidata alle minoranze. Previsto anche un numero massimo di assessori pari ad 1/3 dei componenti l'assise civica. Via libera, di fatto, all'allargamento della Giunta con l'ingresso nella compagine amministrativa del rappresentante dello Sdi in Consiglio comunale, Rocco Cerulli. Lo Statuto sarà esecutivo dopo trenta giorni dalla sua pubblicazione. Il sindaco Lapenna ha inoltre espresso soddisfazione per l'attiva partecipazione di tutti membri del Consiglio, sottolineando la collaborazione ed il senso di responsabilità delle minoranze che hanno condiviso la formazione del nuovo Statuto: ''Era un obbligo che doveva essere assunto dal 1990 - ha detto il primo cittadino - ed in questo modo abbiamo tenuto fede all'impegno preso con gli elettori. Siamo orgogliosi che questo grande cambiamento sia avvenuto anche con l'appoggio della minoranza dal momento che l'importante strumento è stato votato all'unanimità''. L'obiettivo dell'approvazione unanime è dunque raggiunto: nel corso dei lavori, però, non sono mancati momenti di duro confronto e di tensione in aula, in particolare sui punti riguardanti la proposta di mozione di sfiducia per il presidente del Consiglio comunale ed il numero degli assessori in Giunta. Su questi ultimi aspetti la maggioranza di centrosinistra si è presentata con alcune defezioni.
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