Il 19 gennaio 1946, all'indomani della fine del secondo conflitto mondiale, che seminò morte e distruzione, l'allora 23enne Cesario Vicoli (da tutti conosciuto come Cesarino) apriva i battenti della Cartolibreria Universal in Corso Palizzi n. 4. Non era solo. Con lui l'amico Giuseppe Marchesani. Insieme avviarono quell'attività al fine di ''arrotondare'' o incrementare i proventi loro derivanti dalla ''Tipografia Zaccagnini''. Grazie ad una sorta di collaborazione ''globale'' cui si affidarono i due giovani, nacque il nome di Universal. L'anno successivo, però, Giuseppe Marchesani preferì emigrare oltre Oceano (prima in Argentina e poi a New York) dove continuò a svolgere il lavoro di tipografo. L'Universal rimase nelle mani di Cesarino. Tre anni più tardi, nel 1950, entrò a far parte dell'attività la moglie, Linda Tagliente. Negli anni successivi l'Universal comincia a guadagnare progressivamente la fiducia delle più importanti case editrici: Zanichelli, Sandron, Carlo Signorelli, Minerva Italica, Giunti Marzocco affidano la promozione dei propri testi scolastici a Cesarino. Nel 1971 l'Universal lascia la piccola bottega di Corso Palizzi per trasferirsi nei locali di Corso Italia ai civici 40/42. Qui diventa concessionaria Buffetti e organizza la vendita su due piani: uno dedicato alla cancelleria e agli articoli per ufficio, l'altro riservato alla vendita dei libri di lettura e ai testi scolastici. Nel 1983 entra nell'attività il figlio Ezio e nel 1991 il figlio Maurizio. In questo stesso anno l'Universal si amplia ai civici 34/36 di Corso Italia divenendo una delle cartolibrerie più grandi d'Abruzzo. A Cesarino, Linda, Ezio e Maurizio giungano gli auguri della nostra redazione.