Un lungo e mesto corteo ad accompagnare la bara bianca sostenuta dagli amici di sempre, tra volti rigati dalle lacrime ed una marea di fiori. L'addio a Sandro Smerilli, il giovane autista vastese di scuolabus morto lunedì mattina in un tragico incidente stradale accaduto in via Luigi Cardone a Vasto Alta, si è consumato oggi pomeriggio, nella chiesa di San Giovanni Bosco. La soleggiata giornata ed il tepore primaverile facevano quasi da contraltare all'aria triste e straziante che si respirava nel sacro tempio e sul sagrato dello stesso. Stracolma la chiesa all'interno della quale è stato il parroco, don Francesco Labarile, a celebrare il rito funebre, cercando, con le sue parole di conforto, di lenire l'immenso dolore e scoramento di chi - in modo particolare il papà Michele, il fratello Marco e la fidanzata Solange - si è visto strappare al proprio affetto un proprio caro in un modo così violento e crudele. Numerosi anche i colleghi di lavoro del giovane Sandro ed i genitori dei piccoli bimbi che accompagnava quotidianamente a scuola con i mezzi della Sat. Al termine del funerale, dopo anche tanti messaggi intensi e commoventi da parte dei suoi fraterni amici, la bara bianca di Sandro Smerilli è stata trasportata, ancora una volta seguita da una folla enorme di parenti, amici e conoscenti, nel cimitero di Vasto per la relativa tumulazione. Intanto, nel quartiere di Sant'Antonio Abate, ancora una volta teatro di un ennesimo tragico incidente mortale (il secondo di questo 2007 da poco più di quattro mesi iniziato), non si placano le polemiche per questo nuovo e doloroso lutto. Il comitato di quartiere ''Vasto Alta'' si è già attivato per procedere ad una raccolta di firme per reclamare la messa in sicurezza della strada. Raccolta già sottoscritta da centinaia di cittadini. Una iniziativa dello stesso tenore, poi, è stata intrapresa dall'ex sindaco della città e consigliere regionale Giuseppe Tagliente, residente proprio in zona, che anche attraverso il suo foglio di informazione ''Qui Quotidiano'' ha dato avvio ad una petizione per chiedere alle autorità competenti (sindaco, presidente della Provincia e Anas), in modo particolare, di procedere all'eliminazione del pericoloso dosso che caratterizza il tratto viario dell'area dove lunedì Sandro Smerilli ha trovato la fine della sua esistenza.