Quello di ieri mattina è il secondo incidente mortale del 2007 che si registra in via Luigi Cardone, nel popoloso quartiere di Sant'Antonio Abate a Vasto Alta. Lo scorso 5 gennaio, a qualche decina di metri dal punto dell'ultimo mortale impatto, perse la vita un sedicenne di Cupello, Fabrizio Iovino, rimasto incastrato tra le lamiere contorte dell'auto condotta dal fratello, scontratasi frontalmente con un'altra vettura. E la morte di Sandro Smerilli è tornata a rinfocolare le polemiche dei residenti che da tempo reclamano la messa in sicurezza di una strada che, come altre del territorio comunale, si sta sempre più caratterizzando come ''strada della morte''. ''E' l'ennesima tragedia annunciata - afferma amareggiato un anziano residente della zona - da anni chiediamo che l'incrocio dove avvenuto l'ultimo incidente sia reso più sicuro''. Proprio qualche giorno fa, nel presentare lo stato dei lavori pubblici in città , l'assessore Vincenzo Sputore aveva accennato alla possibile realizzazione di una rotatoria, proprio nell'area teatro del drammatico impatto di ieri, per disciplinare meglio il senso di marcia dei veicoli che salgono verso Cupello, scendono verso Vasto e svoltano verso le abitazioni o la chiesetta del rione. Un 2007 terribile, quello da quattro mesi in corso, per gli incidenti stradali a Vasto, con vittime sempre ragazzi al di sotto dei 30 anni. Fabrizio Iovino e Sandro Smerilli in via Cardone, Valentina Pietropaolo (19 anni) sull'Istonia che collega Vasto alla Marina e Andrea La Verghetta (20) in via Santa Lucia. Un tributo di sangue e di giovani vite spezzate davvero troppo pesante.