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OPERAZIONE ''HISTONIUM'', A BREVE GLI INTERROGATORI DEI NOVE ARRESTATI

a cura della redazione
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Le indagini del Carabinieri vanno avanti: l'operazione ''Histonium'', portata avanti dai militari del Comando provinciale di Chieti con l'esecuzione di nove arresti, sarebbe solo al primo gradino. ''Siamo riusciti a smantellare un'organizzazione molto pericolosa - ha rimarcato il magistrato che coordina le indagini, il sostituto procuratore della Repubblica di Vasto, Annarita Mantini - ma siamo appena all'inizio di questa indagine, delicata e particolarmente complessa. Se abbiamo eseguito tutti questi arresti - ha aggiunto poi la Mantini - è proprio perché era stato accertato l'alto grado di pericolosità ed aggressività dei soggetti coinvolti''. Che metodi del terrore propri di una criminalità che affonda le sue radici nel meridione erano riusciti ad importare anche nel Vastese, nel resto dell'Abruzzo ed anche in altre regioni del settentrione. Ecco allora gli avvertimenti tramite ordigni esplosivi (l'indagine ha preso avvio proprio da un attentato del tipo subito dall'imprenditore edile vastese Michele Iacobucci), spedizioni punitive ed anche pestaggi nei confronti di persone costrette a sborsare anche ingenti somme di denaro per poter ''stare più sereni''. Gli interrogatori dei nove arrestati - coinvolti a vario titolo per reati di associazione a delinquere, estorsione e rapine - dovrebbero avvenire a breve, sicuramente prima di Pasqua. Sette dei nove arrestati sono rinchiusi nel carcere di Torre Sinello di Vasto, uno è in ospedale, all'unica donna tratta in arresto sono stati invece concessi i domiciliari. Organizzazione malavitosa che aveva in Michele Pasqualone, 64enne imprenditore calabrese da anni trapiantato a Vasto con la misura del soggiorno oblbigato per presunti legami con la 'ndrangheta, il suo punto di riferimento. Su di lui si concentrano, in modo particolare, le attenzioni degli inquirenti. Intanto, sulla questione è intervenuto il questore di Chieti, Giuseppe Fiore: ''Questa operazione - ha detto - è una conferma di quanto avevo detto qualche tempo fa: è vero che la nostra regione può dirsi tranquilla se paragonata ad altre aree a noi vicine, ma non bisogna mai abbassare la guardia. Per capire queste infiltrazioni malavitose dovremmo semplicemente chiederci perché mai una certa malavita organizzata dovrebbe trascurare una provincia come quella di Chieti ed una regione come l'Abruzzo che vantano un'imprenditoria particolarmente attiva ed un'economia piuttosto vivace. Per fortuna questa operazione dei Carabinieri ha stroncato un'infiltrazione di pericolosissimo livello prima che potesse fare danni ancora più irreparabili e gravi di quanti già perpetrati''. Nella foto (di Nicola Cinquina) la conferenza di ieri mattina presso la caserma dei Carabinieri di Vasto
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