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Stallo per la riconversione Golden Lady, appello al neo presidente D'Alfonso

A breve la scadenza della mobilità

a cura della redazione
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Da Gianni Chiodi a Luciano D’Alfonso: cambiano gli interlocutori, ma non la sostanza di una vertenza ancora lunga, complessa ed irrisolta.

Il neo presidente di centrosinistra della Regione viene investito della questione della riconversione della Golden Lady, nell’area industriale della Val Sinello a Gissi.

Mentre in ambito regionale, ad ormai più di 10 giorni dal voto e dall’ancora mancata proclamazione degli eletti per via di una legge elettorale densa di troppi rivoli ed interpretazioni, arriva dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali il richiamo a quelle istanze, concrete, che mal si conciliano con dubbi e possibili ricorsi ad onor di forma. E tra queste trova posto proprio la vertenza Golden Lady.

Tra qualche settimana – sottolinea il segretario provinciale della Filctem-Cgil, Giuseppe Ruccitante lavoratrici e lavoratori della ex Golden Lady termineranno il periodo di mobilità per entrare nella disperazione del nulla. Tante sono state le aspettative che si erano create per un percorso di riconversione che avrebbe ridato speranza e dignità ad un intero territorio e a centinaia di famiglie. Tante sono state le parole spese e le dichiarazioni di buoni propositi ascoltate in questi mesi dalla politica e dalle istituzioni. Tanta è la voglia di tornare al lavoro per riappropriarsi della dignità che solo un posto di lavoro può dare. Tanta è stata la voglia di lottare per denunciare la truffa di una riconversione che ancora oggi non vede individuati i responsabili e che è stata oggetto di un dettagliato esposto presentato in Procura. Auspichiamo che la Magistratura – aggiunge Rucci - al più presto possa esprimersi e fugare tutti quegli interrogativi che ancora oggi rimangono in attesa di risposta, soprattutto verso quei soggetti che avevano avvallato quel progetto e la sua fattibilità. L’ultimo incontro ministeriale aveva sancito che c’erano diversi interessamenti per una nuova riconversione attraverso diverse attività. Ad oggi tutto è fermo”.

Mancanza di aggiornamenti ed apprensione che cresce, rimarca ancora il sindacalista: “Non abbiamo notizie. La ‘Wollo’, la società che ancora una volta si era fatta carico di individuare nuovi imprenditori, può dirci come stanno le cose? Possibile che tutti i percorsi non trovino mai la loro definizione? La campagna elettorale è terminata ma, certamente, non sono terminati i drammi e le preoccupazioni per centinaia di lavoratori ed un territorio come la Val Sinello, che rischia seriamente il collasso totale”.

L’appello a D’Alfonso: “Invitiamo il nuovo presidente della Regione Abruzzo, al quale auguriamo buon lavoro, a convocare le parti velocemente per prendere fattivamente coscienza della situazione e ricominciare un percorso, speriamo nuovo e concreto, che possa far scaturire risposte positive dopo tutte le umiliazioni subite in questi anni. Non faremo sconti a nessuno, come non ne abbiamo fatti in passato, pretendendo che il territorio venga risarcito in termini occupazionali attraverso imprenditori seri che siano realmente interessati a proporre progetti seri, credibili e soprattutto realizzabili. Auspichiamo che il lavoro di squadra, principalmente portato avanti a livello politico e istituzionale, possa rappresentare quel valore aggiunto per la soluzione del problema, sempre cercato dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori tutti. Il tempo è scaduto, la voglia di lottare no”.

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