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Discarica di rifiuti speciali, ribadito il 'no' al progetto

L'incontro a Furci. La posizione di Incoronata Ronzitti

a cura della redazione
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"Le piccole comunità hanno tutto il diritto di conservare la loro identità e la qualità della vita, interessi generali che devono prevalere sul tornaconto di qualche imprenditore interessato solo ai profitti e in grado di assicurare pochi posti di lavoro, soprattutto se paragonati al sacrificio che si chiede al territorio in termini ambientali”.

Incoronata Ronzitti si schiera per il “no” alla discarica di rifiuti speciali in località Valle Cena, al confine con Furci.

Ieri la candidata alla carica di consigliere regionale per la lista Regione Facile, che sostiene Luciano D’Alfonso presidente, è intervenuta ad un incontro tenutosi a Furci, alla presenza del sindaco, Angelo Marchione, e dell’assessore comunale Federica Vinciguerra, illustrando le priorità del suo programma elettorale: “In primo luogo la  sanità, che ormai è sempre meno efficiente e più lontana dalle aree interne; il lavoro per i giovani disoccupati e precari, ma anche per i lavoratori in età avanzata che hanno perso un’occupazione e incontrano forti difficoltà a ricollocarsi nel mondo del lavoro”.

Il tema principale affrontato nel pubblico dibattito è stato quello dell’ambiente. “E’ emersa – dichiara Incoronata Ronzitti - la necessità della comunità locale di avere un interlocutore regionale per l’ormai nota vicenda della discarica di rifiuti speciali prevista ai confini di Furci: il progetto denominato Vallecena srl. Un problema gravissimo, sentito non solo dai giovani, ma dai cittadini di tutte le età, che percepiscono i rischi relativi all’inquinamento e al conseguente pericolo d’insorgenza di malattie gravi, con evidenti costi sociali nel medio e lungo periodo. Ed oltre il danno la beffa: la normativa attualmente vigente non prevede neanche più l’eco ristoro. Premesso che le somme dovute e relative agli anni scorsi non sono mai state ancora erogate al Comune di Furci e che, quindi, ne è ancora creditore! Ma alla popolazione ciò che più interessa è che non si faccia la discarica in cui verrebbero stoccati 267 diversi tipi di rifiuti speciali, tra cui l’amianto e altri materiali gravemente nocivi per la salute. Già oggi i cittadini lamentano lo scadimento della qualità dell’aria e delle acque; nella contrada più vicina a Valle Cena i residenti sono costretti a rimanere per tutta la giornata, anche quando fa caldo, con porte e finestre serrate per evitare i miasmi. E’ necessaria una politica del territorio, in grado di garantire attenzione verso le piccole comunità che vogliono assolutamente conservare la loro identità nel mantenimento della qualità della vita”.

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