"Sono tanti e a volte molto fantasiosi i modi escogitati da malintenzionati senza scrupoli per estorcere denaro".
Il dirigente del Commissariato di Polizia di Vasto e vice questore, Cesare Ciammaichella, mette in guardia da truffe sempre dietro l'angolo parlando della denuncia di un 33enne della provincia di Caserta che era riuscito a sottrarre denaro fingendosi finziariere.
Il raggiro è partito dal ritrovamento, smarrito, in cui erano stati fotocopiati un documento di identità ed un codice fiscale intestati ad una donna. Da qui un ingegnoso piano per poter mettere in atto truffe. Si era recato presso un esercizio commerciale per attivare una scheda telefonica fornendo proprio i dati della donna e riuscendo quindi ad avere una nuova utenza telefonica, chiaramente intestata alla stessa. Con una carta prepagata del gruppo Eni, poi, che consente di acquistare merci e servizi presso gli esercenti convenzionati, l’uomo aveva poi pensato di reperire denaro ricaricando la predetta carta. Questo tipo di carte non sono contrattualizzate, pertanto il punto vendita non richiede documenti all’acquirente. Con la nuova utenza l’uomo aveva accuratamente individuato un distributore di carburanti di Vasto, per poter accedere alle ricariche e ai servizi offerti.
Spacciandosi per il comandante della Guardia di Finanza, aveva convinto la titolare di essere un amico del fratello. E con un abile giro di parole era riuscito a fare in modo che la malcapitata accreditasse la somma di 250 euro sulla carta in suo possesso. Quando la donna, parlando con il fratello, aveva scoperto di essere stata ingannata, aveva subito cercato di bloccare la ricarica effettuata, ma il truffatore aveva già ritirato la somma di denaro. A questo punto non rimaneva che la denuncia alla Polizia.
Nel frattempo, il truffatore era tornato alla carica utilizzando sempre quell’utenza e, sempre spacciandosi per il Comandante della Guardia di Finanza, aveva tentato di convincere la signora ad accreditare una nuova somma di denaro.
Personale del Commissariato di Vasto, coordinato da Ciammaichella, in seguito alla denuncia sporta dalla titolare della ditta dei carburanti, ha avviato le indagini. E con l'asuilio di colleghi del Commissariato di Maddaloni, in provincia di Caserta, sono state raccolte le informazioni utili per l’identificazione del truffatore.
Il truffatore aveva pensato di farla franca perché aveva attivato e utilizzato la sim a nome di un’altra persona, credendo, in caso fosse stato scoperto, di far ricadere la colpa sull’ignara donna. Nell’abitazione dello stesso i poliziotti hanno rinvenuto la scheda in questione e la carta Eni ricaricabile dove confluivano le somme di denaro.
L’uomo, G.V., 33 anni, ha alle spalle una lunga carriera nel settore dei raggiri e più volte aveva messo in atto la stessa identica truffa, a colpi di 250 euro per volta, importo massimo consentito per le ricariche giornaliere sulla medesima carta. E' stato denunciato per i reati di truffa e sostituzione di persona.