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Noleggi dubbi e somma di incarichi, il 'caso cultura' sbarca in Procura

L'esposto del consigliere comunale D'Alessandro

a cura della redazione
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Finisce all'attenzione della Procura della Repubblica, sollecitata a fare chiarezza tramite un esposto, la questione sollevata dal consigliere comunale Davide D'Alessandro relativamente alla posizione del direttore artistico del Teatro Rossetti e della Scuola Civica Musicale Raffaele Bellafronte.

Nel particolare vengono toccati l'aspetto di un noleggio di attrezzature sul quale D'Alessandro nutre forti dubbi e la somma di incarichi al compositore vastese.

Scrive D'Alessandro: “Se è vero che un consigliere comunale deve rendere sempre conto del proprio operato, comunico che questa mattina ho presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto sulla vicenda relativa alle istituzioni culturali del Teatro Rossetti e della Scuola Civica Musicale. Nello specifico, ho chiesto che, previo accertamento da parte della PG, le autorità giudiziarie e inquirenti procedano nei confronti di chiunque si sia reso responsabile, per qualunque fattispecie penale ravvisabile nei fatti descritti o nei comportamenti tenuti. Ho chiesto di fare piena luce sulla condotta del Sig. Raffaele Bellafronte, che fattura al Comune di Vasto 24.960 euro annui per noleggio impiantistica al Teatro che egli stesso dirige e per cui già riceve compenso di 21.000 euro. Inoltre, ho chiesto di accertare come sia possibile riunire lavori così prestigiosi e ben remunerati (direzione del Teatro e della Scuola Civica) nelle mani di una sola persona, come faccia questa persona a svolgerli tutti a pieno, visto che è anche insegnante di solfeggio al Conservatorio di Campobasso, e di verificare se siano necessarie le autorizzazioni per lavorare fuori dal Conservatorio, se le ha ottenute e se è in grado di esibirle. Su questo capitolo, che tanto interesse ha suscitato in città, con la presentazione dell’esposto il mio lavoro è terminato. Ho fatto quanto ho potuto, sono arrivato fin dove ho potuto. Il resto non è più di mia competenza”.

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