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Scrutatori a Vasto, la scelta tra disoccupati, studenti e casalinghe

Le novità comunicate dalla Commissione Elettorale del Comune

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Scrutatori, il Comune di Vasto cambia le regole di selezione con criteri innovativi dopo il caos e gli stravolgimenti accaduti anche nelle passate elezioni dopo l’estrazione quando fu nominato anche chi non era iscritto all’albo solo perché presenti in quel momento al seggio.

Lo ha annunciato la Commissione Elettorale nel corso di una conferenza stampa.

A presiederla il sindaco Luciano Lapenna, commissari i consiglieri Corrado Sabatini, Mauro Del Piano e Massimiliano Montemurro.

Criteri innovativi e rigidi, per evitare il ripetersi dei “casi” accaduti nelle precedenti consultazioni. La scelta dei 176 scrutatori (per i 43 seggi più 2 speciali) è avvenuta pescando tra i disoccupati, studenti e casalinghe, ad esclusione di coloro che hanno già ricoperto l’incarico.

«Ma siamo andati oltre – dice il sindaco – eliminando coloro che appartengono allo stesso nucleo familiare, scegliendo tutte le strade ed evitando che avessero rapporti di parentela con consiglieri e assessori comunali. Regole – ha aggiunto Lapenna – che resteranno anche per il futuro».

Del resto la legge non obbliga l’estrazione lasciando ampia discrezionalità alla Commissione elettorale. «Vogliamo dare una risposta al Movimento 5 Stelle – ha invece spiegato Del Piano – che indicavano in una lettera, ma noi avevamo avviato, prima ancora di riceverla, già un percorso. Abbiamo fatto di più e siamo andati oltre aggiungendo di tutto e di più. Il nostro può essere preso come modello». E chi in questa tornata elettorale sarà nominato verrà poi escluso a sua volta dall’elenco.

Comunque per avere un’opportunità sarà obbligatorio l’essere iscritti all’elenco degli scrutatori (attualmente ne erano inseriti 4.500), il cui avviso viene pubblicato con regolarità ogni anno per essere aggiornato. «E voglio ribadire che non abbiamo preso il gettone di presenza perché non previsto, e le sedute sono state davvero tante» tiene a precisare con soddisfazione in conclusione Sabatini.

Pino Cavuoti

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