Concetto ribadito: "Chieti pigliatutto" e 'no' convinto al progetto di realizzare un nuovo ospedale nel capoluogo di provincia.
Un nuovo intervento, in merito, arriva da Angelo Bucciarelli, di Vastoviva, associazione di area Pd della quale componente la parlamentare Maria Amato.
'Chieti pigliatutto' - viene sottolineato in una nota -: questo sarebbe l'effetto di un progetto di finanza, senza riferimento alla pianificazione della rete ospedaliera e della offerta sanitaria pubblica per l'Abruzzo, per la cui realizzazione si chiede alla Regione la dichiarazione di 'Pubblica utilità' per la costruzione di un nuovo ospedale a Chieti per un impegno di circa 200 milioni di euro che verranno ripagati con la gestione dei servizi (tutti i servizi!) di tutta la Asl, dunque anche di Vasto e Lanciano.
Vastoviva contesta le scelte che il manager della Asl Francesco Zavattaro ha assunto con il beneplacito della Regione e si dichiara “fortemente contraria” al project financing presentato dll’associazione di imprese Finanza e Progetti Spa, Nocivelli Spa, Studio Altieri e del gruppo Maltauro (Enrico Maltauro, amministratore delegato del gruppo è stato arrestato ieri a Milano nell’ambito dell’inchiesta per tangenti all’Expo 2015).
“Ancora una volta si accentrano le risorse sulla stessa parte di territorio – entra nel merito della questione Angelo Bucciarelli, tra i promotori dell'associazione assieme all'on. Amato -, qualsiasi sia il punto di partenza i fondi per la sanità pubblici o privati la destinazione è sempre la stessa: Chieti. Un progetto di finanza ha una base etica ben chiara, la pubblica utilità che non è un passaggio istituzionale ma è il cuore di questo strumento. L'area sud, l'area Frentano-Vastese, quale pubblica utilità trarrebbero da un altro nuovo grande ospedale nel capoluogo? Nessuna ma ci metterebbe comunque le sue risorse visto che l'investimento privato verrebbe 'ripagato' con la gestione globale dei servizi di tutta la Asl. E' nel diritto dei privati fare una proposta, è nel dovere della politica, in questo caso, dire no – sottolinea Bucciarelli -. Che non vuole e non deve essere un no a prescindere' rispetto allo strumento project financing, per quanto le regioni in cui è da tempo utilizzato in edilizia sanitaria richiamino alla prudenza, ma no perché sarebbe una nuova ulteriore scelta di non equità, l'ennesimo schiaffo a chi ormai da decenni aspetta la conclusione per l'iter del nuovo ospedale di confine”.
La posizione rigida di Vastoviva scaturisce dal convincimento che realizzare l’Ospedale di Chieti significherebbe sacrificare quello di Vasto (assunto rigettato dal direttore generale Zavattaro). “L’ospedale di confine è quello di Vasto! L’unica soluzione – riprende Bucciarelli - che consentirebbe di mettere in sicurezza una parte di territorio lontano, quello in cui traumi gravi, stroke e infarto fanno ancora i morti per la distanza dal luogo appropriato per la cura: Chieti-Pescara. Questo progetto muove i passi da una idea sostenibile, il risanamento dei pilastri 'malati' del Policlinico e tutto quello che di conseguenza come costi grava sul bilancio della Asl imponendo ristrettezze a tutti, ma un nuovo ospedale no! Chi ha fatto la proposta l'ha fatta lecitamente, ma se la Direzione Generale la ritiene possibile siamo autorizzati a pensare che il Governo regionale gli abbia dato questa come priorità: Chieti. Ormai lo hanno capito tutti, anche senza una formazione in management sanitario: il diritto alla salute è di tutti, e la salute si garantisce pianificando la rete ospedaliera con equità – conclude Bucciarelli -, garantendo una rete di emergenza-urgenza efficace e organizzando e potenziando la medicina territoriale. Ci opporremo con ogni mezzo a questa nuova ingiustizia”.