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Dalla movimentazione dei container nuovi impulsi per l'attività del porto di Punta Penna

In Comune, alla presenza di Chiodi, la presentazione del piano regolatore portuale

a cura della redazione
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Un impulso significativo alle attività del porto di Punta Penna di Vasto è arrivato dalla movimentazione dei container nel bacino.

In una nota è Confindustria Chieti a sottolineare diversi riscontri.

"A seguito dell’attivazione del servizio di navi feeder per lo scalo container tra il porto di Vasto e quello di Trieste - si legge in una nota -, il porto abruzzese ha avuto un significativo incremento di attività. Il porto di Vasto attualmente movimenta più di 500.000 tonnellate di merce sia rinfusa, liquidi e in container. Per quanto riguarda i container, servizio attivato a marzo del 2013 in collaborazione con la Trieste Maritime Group e la Maersk azienda leader nel mondo, abbiamo avuto nel periodo di prova circa 30 approdi di navi feeder portacontainer.

Questo traffico raggiunge tramite le navi madre che partono da Trieste le seguenti destinazioni.

- EAST MED: Egitto, Libano, Turchia, Bulgaria  Russia etc

- MIDDLE ESTE: Arabia, Emirati

- INDIA: India, Pakistan, sri Lanka

- FAR EAST: Cina, Tailandia, Giappone etc.)

In questo periodo di prova è stato sviluppato un traffico di circa 1.700 Teu per un valore di merce fatturata in export/import di circa 5.100.000 euro, oltre a un fatturato di servizi portuali di circa 500.000 euro (Rimorchio, Pilota , Agenzie, Imprese Portuale, Trasportatori) Le aziende clienti e le aziende portuali di Vasto puntano molto su questo servizio in quanto, a causa della mancanza nella nostra regione di porti attrezzati per il traffico container, si dovevano utilizzare necessariamente gli scali di Napoli, Salerno Ancona e Bari. La minor distanza con il porto di imbarco o sbarco genera, oltre ad un positivo impatto ambientale conseguente al minor traffico su gomma,  un’economia sul trasporto stradale di circa 300 euro a container: un risparmio importante per le aziende del territorio".

Il 19 febbraio in Confindustria, presso la delegazione di Val di Sangro, è previsto un incontro insieme alle aziende del territorio, alla Maersk e alla Trieste Maritime Group per fare il punto e programmare ulteriori iniziative per incrementare e valorizzare ancor di più il servizio.

Altro traffico importante sono i Vans della Sevel per conto della PSA per un totale di circa 10.000 Vans movimentati e che raggiungono L’Ucraina, la Turchia e Koper.

Tra i dati sottolineati anche il ritorno, dopo tanti anni, della Pilkington con un traffico importante di sabbia e carbonato di sodio, materia prima per la composizione del vetro. Altri traffici importanti Fertilizzanti, Feldspato, Argilla etc. E da non trascurare assolutamente il ruolo strategico della Capitaneria di Porto e della Dogana. L’attività della dogana di Vasto ha una notevole rilevanza territoriale per la Regione Abruzzo e per la Provincia di Chieti. Essa è la prima in Abruzzo per introiti, questo anche principalmente per l’attività del porto: incassa circa 9 milioni di euro come Iva, circa 2 milioni di dazi, oltre ad altri introiti vari per circa 500.000 euro. Introiti che in parte rimangono sul territorio abruzzese. La Capitaneria di Porto, si conclude nella nota di Confindustria, supporta le attività del territorio con alta professionalità sia nelle strutture locali che in quelle superiori che supportano il territorio.

E questa mattina, presso l'aula consiliare del Comune di Vasto, presentazione del piano regolatore portuale, dopo i recenti via libera allo strumento di pianificazione, alla presenza, tra gli altri, dei presidenti della Regione e della Provincia, Gianni Chiodi ed Enrico Di Giuseppantonio, dei consiglieri regionali del territorio, del comandante del Circomare, tenente di vascello Giuliano D'Urso e del sindaco della città Luciano Lapenna.

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