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Pista ciclabile Vallone Lebba, 'monumento allo sperpero di denaro pubblico'

Percorso in degrado ed abbandono: non mancano le proteste

a cura della redazione
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Torna in auge la questione della pista ciclabile di Vallone Lebba, in stato di degrado ed abbandono, già da tempo definita come uno dei tanti, troppi ‘monumenti allo sperpero di denaro pubblico’.

Nei mesi passati, a più riprese, era stata l’associazione “Vasto Libera”, presieduta da Carlo Centorami, a chiedere all’Amministrazione comunale tutta la documentazione tecnica inerente il percorso ciclabile, sulla corretta esecuzione dei lavori, ponendo anche una serie di interrogativi in ordine alle condizioni di sicurezza, alla riconsegna dei lavori da parte della ditta esecutrice dell’opera, ed ai relativi certificati.

“Un’opera pubblica realizzata con i soldi dei cittadini”, ricorda Centorami.

E nell’ultimo numero di ‘Giovani in Movimento’, mensile dei ragazzi del centrodestra vastese, è il responsabile Marco di Michele Marisi a riaccendere i riflettori su questa pista ciclabile: “Staccionate rotte, asfalto in alcuni punti franato, erbacce – scrive -. Nonostante i tempi ed i 720.000 euro pubblici, ci vorranno altri anni ed altri soldi per sistemare tutti i danni che le intemperie e l’assenza di manutenzione hanno provocato al percorso ciclabile. Noi condanniamo chi abusa della carta di credito degli Enti per le spese personali, ma alla fine, guardando i veri sprechi, ci viene da sorridere. Eppure si parla di consiglieri spreconi in tutte le Regioni d’Italia, di rimborsi gonfiati e delle mutande verdi del presidente della Regione Piemonte Roberto Cota. Ma delle opere pubbliche pagate con le tasse dei cittadini, iniziate e mai finite, anzi, abbandonate, non ne parla nessuno. Della pista ciclabile a Vallone Lebba non dice niente nessuno. Magari il sindaco avesse comprato le mutande rosse! Avrebbe fatto meno danno!”

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