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'Salvo' fino al 2018: nuova linfa per il Tribunale di Vasto

Manca solo l’ok della Camera per la proroga della riforma locale della geografia giudiziaria. La soddisfazione di Artese

a cura della redazione
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Dal 2015 al 2018: può slittare di altri tre anni la soppressione del Tribunale di Vasto.

Manca solo il benestare della Camera (che non dovrebbe essere a rischio) ed una nuova ‘boccata di ossigeno’ può arrivare per la sede giudiziaria di via Bachelet.

La soddisfazione, per la ‘buona nuova’ arrivata mercoledì sera da Palazzo Madama, non manca nel commento di Nicola Artese, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati alla luce del ’disco verde’ in Senato all’emendamento che fa scivolare ulteriormente la data di cancellazione, sfruttando quelle che sono le ‘carenze strutturali’ dei palazzi di giustizia di Chieti e L’Aquila che dovranno accogliere i quattro Tribunali cosiddetti ‘minori’ e ‘sub provinciali’ da eliminare, ovvero Vasto e Lanciano ed Avezzano e Sulmona.

Si tratta di un risultato importante – dice Artese – e per questo ringrazio, a nome del Consiglio dell’Ordine, tutti i parlamentari, compreso il sottosegretario Legnini, di qualsiasi connotazione politica, che si sono impegnati in tal senso. A questo punto abbiamo un arco temporale significativo anche per elaborare proposte alternative alla cancellazione”. Sembra poterci essere ‘nuova vita’ all’orizzonte per il Tribunale. Se l’ok verrà anche dalla Camera, a questo punto, con il taglio differito al 2018, si riaprirebbero anche i discorsi per i posti, attualmente vacanti, alla guida dello stesso Tribunale e della Procura della Repubblica. Per la prima posizione a breve è previsto l’arrivo del giudice Italo Radoccia, attualmente in servizio a Chieti, che sarà presidente facente funzione, mentre per la Procura il coordinamento è adesso affidato al sostituto Giancarlo Ciani dopo il recente trasferimento del procuratore capo Francesco Prete a Velletri. E dunque ci potranno essere anche concorsi per il ruolo a livello nazionale. Parla, infine, di efficienza del Tribunale il presidente Artese. “Anche in questi ultimi mesi, contraddistinti da alcuni addii e da una situazione di generale incertezza dinanzi ai vari passaggi della riforma della geografia giudiziaria, la nostra sede giudiziaria ha operato con intensità e risultati, dimostrando un’efficienza che da qualche anno a questa parte in modo particolare è del tutto evidente”.
 

LA SODDISFAZIONE DELLA PROVINCIA DI CHIETI – In una nota, a riguardo della proroga al 2018 per i provvedimenti di soppressione dei Tribunali di Vasto e Lanciano, parlano il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, ed il consigliere delegato alla questione Paolo Sisti. “Fin dall'approvazione della scriteriata riforma della geografia giudiziaria che prevede la soppressione dei Tribunali di Lanciano e Vasto – sottolinea Sisti -, la Provincia di Chieti ha evidenziato le criticità e inefficienze di tale riforma: privazione dei territori del basso Abruzzo di presidi di legalità, aumento dei costi di accesso alla giustizia da parte del cittadino, eliminazione di Tribunali efficienti e assenza di strutture in grado di accogliere i tribunali soppressi”. Aggiunge Di Giuseppantonio: “Lo sforzo comune di istituzioni, parlamentari, sindaci, consiglieri regionali, ordini professionali e comitati ha consentito di raggiungere un primo significativo risultato di proroga del termine di chiusura. Ora bisogna sfruttare il tempo concesso per individuare un percorso concreto che salvaguardi le esigenze di giustizia del territorio provinciale e i diritti dei cittadini".

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