Audace, questa la parola esatta per definire il furto avvenuto alle 3.08 di questa notte ai danni del Todis di corso Mazzini 361 a Vasto. Dopo aver vagato nei pressi del supermercato per circa venti minuti, tre malviventi, attesi da un quarto complice in auto, sono entrati nei locali sfondando la vetrina laterale proprio con l’autovettura, in retromarcia.
Una volta dentro, col volto coperto, sono saliti sulla cassa più vicina al box informazioni scavalcando e sollevando con forza bruta il piano di lavoro sovrastante la cassaforte, per poi sollevarla dal pavimento e portarla via.
Il tutto in soli tre minuti: dalle 3.08 alle 3.11.
La ricostruzione dell'episodio, avvenuta grazie all’ausilio della videosorveglianza del supermercato, lascia sconvolti e fa riflettere. In una zona ad alta densità abitativa e, per di più, nelle vicinanze della sede vastese dei Carabinieri, un furto a questi livelli è sintomo di una criminalità a dir poco temeraria.
"Se noi contribuenti dobbiamo essere puntuali e precisi nei pagamenti della Tares e di tutte le imposte comunali che pesano su cittadini e imprenditori locali, anche il Comune dovrebbe rispettare gli impegni presi e dare finalmente il via all’attuazione del progetto di videosorveglianza. Se ci fossero state delle videocamere all’altezza della rotonda (da cui i malviventi sono passati), avremmo avuto sicuramente informazioni decisive per incastrare i ladri". Così il direttore del supermercato ha espresso il suo disappunto e la sua critica. A Vasto le persone non si sentono più sicure ma, forse, ci sono problemi più importanti della tutela dei cittadini da risolvere.