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OSSERVATORIO REGIONALE DEL SANGUE, VASTO OSPEDALE CAPOFILA

a cura della redazione
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Al lavoro, questo pomeriggio a Vasto, il board scientifico dell'Osservatorio sperimentale per il monitoraggio e lo sviluppo delle politiche socio-sanitarie del dono del sangue in Abruzzo. Il progetto, promosso dalla Regione Abruzzo e coordinato da Pasquale Colamartino, direttore del Centro Trasfusionale vastese, già presidente dell'Avis nazionale, mira a strutturare un sistema che possa inquadrare e monitorare il fenomeno sotto diversi aspetti: stimare in termini quantitativi la dimensione della donazione volontaria, studiare le dinamiche socio-culturali e socio-economiche che la sostengono, valutare l'efficacia delle azioni di promozione sui diversi target della popolazione. Al progetto partecipano l'Università di Chieti con le facoltà di Medicina e Scienze Sociali, l'Università di Pescara con le facoltà di Lingue ed Economia, l'Università dell'Aquila con la facoltà di Medicina, l'Università di Teramo con i Dipartimenti di Scienze della Comunicazione e Sistemi dell'organizzazione, l'Università di Perugia con il Dipartimento Istituzioni e società, l'Università di Siena con la facoltà di Scienze politiche, l'Agenzia sanitaria regionale del Friuli, le Asl di Lanciano-Vasto e Chieti, e Avis, Cri, Vas, Fidas e Ados. ''Un'analisi conoscitiva del fenomeno è fondamentale - spiega Colamartino - perché non si può ipotizzare alcun programma di sostegno alla politiche della donazione senza averne colto caratteristiche, dimensioni, necessità, carenze. Ecco, allora, l'utilità di una struttura come l'osservatorio, che la Regione ha voluto attivare ponendo l'ospedale di Vasto nel ruolo di capofila, chiamato in prima battuta a studiare lo stato di salute della popolazione e a fotografare l'entità della raccolta sangue a seguito di donazione volontaria, per giungere successivamente all'elaborazione di una strategia finalizzata alla promozione e incentivazione di questa forma di volontariato, e allo sviluppo di formule organizzative sempre più evolute''. Il progetto mira anche a creare un sistema di comunicazione per rafforzare le relazioni tra le associazioni che operano in Abruzzo quale base per la raccolta dati ma anche per garantire i necessari collegamenti con le istituzioni sanitarie e con i cittadini. La rete di comunicazione-rilevazione diverrà la struttura portante di un sistema di centri di raccolta dati e divulgazione delle informazioni, da cui si svilupperanno studi e progetti di ricerca finalizzati a dare nuovo impulso alla donazione in tutto il territorio regionale.
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