Ieri, presso la sala lettura della Nuova Libreria a Vasto, Andrea Cacciavillani ha pubblicato la sua ultima raccolta di poesie: Minore di Diesis.

Dopo la pubblicazione di tre romanzi Cacciavillani torna alla sua attività di poeta senza mancare di sottolineare la difficoltà, legata ad una sempre più bassa richiesta di libri di poesie da parte dei lettori,  che spesso i poeti incontrano nel trovare un editore serio disposto a pubblicare l’opera.
Minore di Diesis è una raccolta di trenta poesie pubblicata dalla Galassia Arte, scritte in un anno e nate da un lavoro “a quattro mani” che vede, da una parte, i versi nativi scritti da Fabiana Grosso e dall’altra la rielaborazione matura di quei versi in un discorso poetico sviluppato in senso vero e proprio.

Nella raccolta manca un filo conduttore, una tematica principale anche se forse prevale una certa interpretazione del tempo e del suo significato, così Cacciavillani, speigando in temrini generali il senso della raccolta,  ha dato inizio ad un reading che, tra le altre cose, ha visto anche il coinvolgimento diretto di due lettrici, Daniela Rossi e Ilaria Selletri, che nel corso della serata hanno interagito con l’autore chiededogli di interpretare in prima persona quei testi, e quei versi, in cui il senso del tempo, e in particolare del passato e del futuro come inesistenti di fronte ad un presente spesso dimenticato, emergevano più che altrove.

Il tutto a voler significare quanto la lettura della poesia possa rappresentare, ed essere, un invito a prendersi delle pause (Diesis) che,  ha spiegato Cacciavilliani, come accade nella musica, entrano di dirtitto nella costruzione e nella musicalità stessa del testo in versi.