Ritrovo davanti la sede del Liceo scientifico 'Raffaele Mattioli' e, da qui, partenza di un nutrito corteo in direzione del centro di Vasto. Giornata di scioperi oggi e, tra le varie iniziative, c'è quella dell’Unione degli Studenti Vasto, associazione che raggruppa gli alunni degli istituti cittadini. Una manifestazione che rientra nell'ambito della mobilitazione nazionale proclamata dall'Unione degli Studenti insieme a Udu, Link, Rete della conoscenza ed altri sindacati studenteschi.
Tra le contestazioni: lo stanziamento di fondi del valore di circa 220 milioni varato dalla Legge di Stabilità agli istituti paritari.
La scuola pubblica si oppone - si legge in una nota -: lo Stato italiano dovrebbe garantire ai propri giovani cittadini, un apparato scolastico efficiente ed in grado di formarli al meglio. La scuola pubblica in Italia non può più sostenere il ruolo del fanalino di coda. Noi non possiamo più sosteneralo. Mai più leggi di stabilità decise dalla Troika senza il consenso dell'opinione pubblica! Dov'è finita la democrazia?!
I tagli. Chiediamo più attenzione verso l'iistruzione pubblica: la scuola italiana necessita lo stanziamento di tutto il danaro negatole dai tagli che dal 2008 ad oggi hanno interessato il settore scuola. Sarebbe una scelta sicuramente più saggia e civile se ci fossero più introiti per la scuola e meno per l'esercito.
Il blocco del turn over: insegnanti 'anziani' non giovano sicuramente al nostro apprendimento, nè favoriscono nuove opportunità di lavoro per i neolaureati e gli specializzandi. Vogliamo che si creino le situazioni fondamentali per un clima favorevole al nostro benessere e alla nostra istruzione.
Le nuove tasse: ce le hanno proprinate in qualsiasi modo, hanno tentato di combinare in più ordini le lettere dell'alfabeto, cercando di farci credere che il risultato sarebbe stato diverso, ma non è stato così, non lo è! La Trise (acronimo scelto per la nuova tassa rifiuti e servizi) incombe su precari e studenti fuori sede, chiediamo che almeno loro ne siano esentati. Proponiamo di contro, un aumento della tassazione sulle grandi proprietà e sui possedimenti sfitti, il blocco degli sfratti e uno riutilizzo dei beni immobili dismessi.
La diminuzione delle entrate alle singole regioni. Perché non utilizzare i fondi destinati ad opere 'inutili' (come la linea Tav in Val di Susa o il ponte sullo stretto di Messina) per incrementare la diffusione dei trasporti pubblici e magari anche progetti ed innovazioni nel mondo scuola?"
Non solo motivazioni di ordine generale nazionale nella mobilitazione. A Vasto, in particolare, le richieste dei ragazzi sono tese al miglioramento della rete di trasporti pubblici ed alla necessità di maggiori spazi e strutture per i giovani. Il corteo ha alla fine raggiunto piazza Rossetti.
FOTO di MARTINA FIORE