Il Comune di Vasto interviene nel giudizio pendente dinanzi al Tar di Roma, "per contrastare - si legge in una nota - il ricorso promosso dalla società Medoilgas Italia srl relativo al progetto 'Ombrina Mare'", ricorso supportato ad adiuvandum da Confindustria Chieti (qui l'articolo).
Al centro dell'attenzione il ricorso, avanzato dalla Medoilgas Italia, per ottenere dall'organo di giustizia amministrativa l’annullamento degli atti del Ministro dell’Ambiente con i, quali è stato disposto un supplemento di istruttoria relativamente al decreto di compatibilità ambientale del progetto “Ombrina Mare”.
"L’Amministrazione comunale - viene evidenziato in una nota del Comune - ha deciso di partecipare al suddetto giudizio per opporsi fermamente alle richieste della società petrolifera, e rappresentare ai giudici amministrativi i gravi rischi derivanti dall’accoglimento del ricorso, che di fatto sbloccherebbe il fermo posto dal ministro Andrea Orlando alla realizzazione dell’impianto 'Ombrina Mare', ovvero una struttura di notevolissime dimensioni, composta da una enorme piattaforma estrattiva posizionata a soli ! 6 Km dalla costa, da un gigantesco impianto di stoccaggio e trattamento dei materiali e delle sostanze estratte e prodotte, da un complesso sistema di condotte in mare di circa 20 Km".
"Preoccupa - aggiunge il sindaco di Vasto Luciano Lapenna - il fatto che per impianti di estrazione e trasformazione non sia stata richiesta valutazione ambientale in quanto progetto strategico (a cosa?), mentre i Comuni sono obbligati, per ogni modifica dei piani urbanistici, a dotarsi di quella valutazione che invece non è stata richiesta per un impianto che potrebbe segnare la fine delle nostre coste al verificarsi di qualche incidente. Dopo la grande manifestazione di qualche mese fa ci aspettavamo un ripensamento da parte della società, purtroppo notiamo che c'è ferma volontà alla realizzazione dell'impianto che come Comune di Vasto contrasteremo in ogni sede e con ogni mezzo offerto dalla legge".